Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Elisoccorso in sciopero virtuale

ROMA – Mercoledì scorso 19 luglio, dalle 10 alle 18, i piloti di elicottero dell’elisoccorso, del servizio di antincendio boschivo e dei servizi di collegamento con le piattaforme petrolifere, hanno fatto il primo sciopero nazionale di otto ore “per protestare contro il disatteso adeguamento delle retribuzioni, in mancanza del rinnovo del contratto collettivo nazionale, scaduto da oltre 20 anni”.

A darne notizia Filt-Cgil, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo che proseguono: “un tale ritardo nel rinnovo di un contratto che ha ancora le tabelle parametrali delle retribuzioni espresse in lire, non è accettabile oltre che indegno per un paese civile. Parliamo di professionisti altamente specializzati che svolgono un ruolo molto delicato e fondamentale per la sicurezza dei cittadini, la salvaguardia dei servizi essenziali sulle piattaforme petrolifere e la tutela del territorio boschivo”.

“Proprio in virtù dell’importanza del loro lavoro – specificano Filt-Cgil, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo – per questi piloti il diritto di sciopero è ancora più limitato rispetto agli altri lavoratori del trasporto aereo e per assicurare il servizio ai cittadini, questa azione di protesta si svolgerà in modalità virtuale. I piloti quindi presteranno regolarmente servizio devolvendo però la propria retribuzione all’Ospedale Bambin Gesù di Roma e obbligando le aziende a donare la loro parte. 

“È il momento di intervenire su questa situazione – chiedono infine Filt Cgil, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo – auspicando anche un segnale da parte delle istituzioni per adeguare ai parametri retributivi attuali la condizione di una categoria che, quasi in modo invisibile, è sempre costantemente a guardia della vita e della salute dei cittadini con un impegno 24 ore su 24 ed un impiego in qualsiasi condizione meteorologica. Se questa prima azione non porterà a soluzioni siamo pronti a nuove iniziative di protesta già dalle prossime settimane ad oltranza”.

Pubblicato il
22 Luglio 2023

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio