Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Navigare con le stelle

Nella foto: Una delle navi esposte nel Museo di Pisa.

PISA – Una serata di osservazione delle stelle, mediante l’utilizzo di telescopi, per capire come le antiche civiltà riuscivano ad orientarsi durante la navigazione. In occasione della rassegna “Le Notti dell’Archeologia”, il Museo delle Navi Antiche di Pisa, in collaborazione con il Museo degli strumenti di Fisica e Ludoteca Scientifica di UniPi, ospita l’evento “E le stelle stanno a guardare. La navigazione nell’antichità”, una serata nella quale i partecipanti potranno osservare il cielo, nel cortile del museo, ed assistere ad una conferenza sulla navigazione durante l’epoca romana. L’appuntamento è in programma martedì 25 luglio, alle ore 21, ed è rivolto sia ad un pubblico adulto, che alle famiglie con bambini di età compresa tra i 6 ed i 14 anni. 

Oggi sembra impossibile immaginare – recita la presentazione – come gli antichi naviganti riuscissero ad orientarsi e a ritrovare la via di casa nell’immensa distesa del mare, quando la bussola non era ancora stata inventata. A quei tempi gli astri erano i punti di riferimento fondamentali per solcare il mare e gli unici strumenti a disposizione dei marinai. 

Giunta alla 23esima edizione, “Le Notti dell’Archeologia” costituisce una preziosa occasione per partecipare a visite ed approfondimenti in musei ed aree archeologiche e in questo caso offrirà la possibilità di visitare il Museo delle Navi Antiche di Pisa in orario serale.

La partecipazione all’attività di osservazione delle stelle e alla conferenza è gratuita (obbligatoria la prenotazione), mentre l’ingresso al museo è a pagamento secondo le tariffe previste. Per prenotare è possibile rivolgersi ai numeri 050 47029 dal lunedì al venerdì, oppure 050 8057880, nel fine settimana. In alternativa si può scrivere una mail all’indirizzo prenotazioni@navidipisa.it

Pubblicato il
22 Luglio 2023

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio