Caminetti, multe in vista!

FIRENZE – È l’ultima novità in questo dissennato paese dove si fa di tutto per massacrare di obblighi incomprensibili ogni povero cittadino. Come pubblicato nei giorni scorsi sul quotidiano La Nazione “chi ha in casa un caminetto o una stufa a legna, dovrà comunicarlo pena una multa che può arrivare fino a 3000 euro”.

Peggio: il tempo per farlo è scaduto e sono già partiti i controlli.

L’impianto doveva essere accatastato sul portale regionale Siert come previsto dalla delibera 222/2023 della Regione Toscana che ne ha imposto l’obbligo. Il cittadino dovrà quindi affrettarsi a mettersi in regola, se non lo avesse già fatto. La delibera della Regione prevede infatti che chiunque disponga di un apparecchio alimentato a legna deve accatastarlo attraverso una procedura informatica accessibile mediante credenziali di identità digitale.

L’ARPAT però se ne è subito lavata le mani. Contrariamente a quanto riportato all’articolo “Accatastamento caminetti e stufe: ecco la guida per mettersi in regola” (lanazione.it 02/10/23), non è ARPAT ad occuparsi in Toscana dell’accatastamento di caminetti e stufe a biomasse, bensì ARRR (Agenzia regionale recupero risorse) a cui competono i controlli e le verifiche e a cui è possibile rivolgersi per informazioni ed ausilio nella procedura di accatastamento (tel. 800 151 822).

Chissà che cosa ne pensano le migliaia di case rurali o delle isole dove non arriva il gas e dove da secoli troneggiano caminetti o stufe in ghisa…

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