Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Esercitazione per clandestini a bordo

Nelle foto: Nave Bergamini VBSS, esercitazione Boarding su Eco Adriatica.

ROMA – Nell’ambito del ciclo addestrativo “Dynamic Mariner 23 – Mare Aperto 23-2” della Marina Militare, si è svolta un’attività addestrativa congiunta di “maritime security” nel Mar Tirreno. L’attività, che per la prima volta ha coinvolto anche personale militare di un Paese alleato, ha attestato nuovamente l’alto livello di professionalità di tutti i partecipanti, sia militari che civili.

All’evento hanno preso parte: ECO Adriatica, il mercantile di bandiera italiana del Gruppo Grimaldi – ITS Bergamini, fregata della Marina Militare italiana e flagship dell’EUROMARFOR – FS Provance, fregata della Marina Militare francese – Confitarma – NATO Shipping Centre (NSC) dell’Allied Maritime Command (MARCOM), il comando delle forze marittime della NATO – Centrale Operativa Multi-Dominio della Marina Militare (COMM) presso il Comando in Capo della Squadra Navale(CINCNAV) – Centro Operativo Nazionale Guardia Costiera (CONGUARCOST) nella sua funzione di Autorità Nazionale Competente per la Maritime Security – Company Security Officer (CSO) e la sede operativa del Gruppo Grimaldi a Napoli.

L’equipaggio della nave ECO Adriatica, in navigazione nel Tirreno da Salerno a Cagliari, ha simulato la scoperta di dieci clandestini a bordo che, armati di coltelli, minacciavano di dirottare la nave.

L’equipaggio ha attivato immediatamente le misure di sicurezza, procedendo verso la cittadella e bloccando tutte le porte interne durante il tragitto, oltre a segnalare l’incidente di security alla Centrale operativa della Guardia Costiera.

Il CSO della compagnia, informato dalla nave dell’emergenza, si è interfacciato con la Guardia Costiera per un raffronto della lista equipaggio e dei piani della nave. A seguito di scambi di informazioni tra Guardia Costiera, Marina Militare e NSC sono state inviate la fregata italiana Bergamini, flagship dell’Euromarfor con a bordo l’Amm. Tarabotto Comandante della 4^ Divisione Navale, che con l’assistenza della fregata francese Provence, dopo aver intercettato il mercantile, ha condotto l’abbordaggio con l’imbarco di un team ispettivo a bordo tramite gommone. La Guardia Costiera ha simulato l’invio di propri mezzi aerei e navali nell’area dell’incidente.

Una volta a bordo, il team ispettivo ha accertato che i clandestini non costituivano un pericolo per la sicurezza della nave e si è diretto verso la cittadella per liberare l’equipaggio che ha ripreso il pieno controllo dell’unità.

L’esercitazione ha confermato, ancora una volta, la forte sinergia tra Marina Militare, Guardia Costiera, Confitarma e compagnie di navigazione, resa ancora più efficace grazie al supporto della NATO e dell’iniziativa multinazionale Euromarfor.

Pubblicato il
8 Novembre 2023
Ultima modifica
9 Novembre 2023 - ora: 13:00

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio