Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Darsena Europa la “VIA” c’è (con prescrizioni)

LIVORNO – Dunque ci hanno fatto allungare il collo per quasi un anno, ma alla fine ci siamo: è arrivato il sospirato OK alla valutazione di impatto ambientale (VIA) della Darsena Europa.

Dalla Commissione Nazionale del Ministero dell’Ambiente l’OK è arrivato lunedì scorso, sia pure con un addendum di prescrizioni. Il passaggio – ricorda l’AdSP –  deve ancora essere formalizzato con la pubblicazione dell’apposito decreto e l’invio alle strutture competenti del Ministero delle Infrastrutture, cui competono le ultime valutazioni: “ma si tratta pur sempre di una tappa importante per un’opera per la quale potrebbero presto essere avviati i primi lavori”.

🗣️ «Non conosciamo il quadro prescrittivo, siamo in attesa di riceverlo. Va detto però che con l’approvazione dei giorni scorsi il progetto giunge comunque ad un importante giro di boa, e punta così in un’unica direzione: l’avvio della fase realizzativa di un’opera attesa da decenni da tutti gli operatori economici che gravitano intorno al porto» ha detto a caldo il commissario dell’opera, 👤 Luciano Guerrieri.

🗣️ «Devo ringraziare sin da ora per l’ottimo lavoro svolto – ha detto ancora Guerrieri – tutta la struttura commissariale, a cominciare dalla vice commissaria Roberta Macii e dal dirigente tecnico Enrico Pribaz, che hanno seguito passo dopo passo il lungo iter amministrativo. Un grazie anche al ministro e al vice ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini e Edoardo Rixi, per il supporto ricevuto. Del pari, rivolgo i più sentiti ringraziamenti al ministro dell’Ambiente, Pichetto Fratin».

*

Come noto il progetto prevede, nella prima fase, la realizzazione delle opere pubbliche: verrà costruita una diga foranea esterna di 4,6 km, composta dal nuovo molo di sopraflutto (Diga Nord) e la nuova Diga della Meloria in sottoflutto (mentre quella vecchia verrà demolita). Verranno inoltre realizzate dighe interne per 2,3 km, a delimitare le nuove vasche di colmata (100 ettari) che si andranno ad aggiungere a quelle già esistenti (da 70 ettari) e già oggetto di un progetto di consolidamento.

Gli interventi di dragaggio sono finalizzati all’imbasamento delle nuove opere, all’approfondimento dei fondali del canale di accesso e alla realizzazione dei bacini e delle darsene interne.

Complessivamente verranno dragati 15,7 milioni di metri cubi di sedimenti, che verranno escavati per portare i fondali all’ingresso del canale di accesso della Darsena a -20 metri e a -17/-16 metri negli specchi acquei (predisposti per raggiungere i -20). Il materiale da escavo verrà riversato nelle nuove casse di colmata, che andranno a diventare, nella una seconda fase del progetto, il futuro terminal ro-ro.

Durante il completamento delle opere pubbliche saranno avviate le procedure di assegnazione per la realizzazione e gestione del terminal container, che avrà una banchina di 1,2 km e tutte le dotazioni necessarie per ospitare le navi di ultima generazione.

Pubblicato il
16 Dicembre 2023
Ultima modifica
18 Dicembre 2023 - ora: 17:35

Potrebbe interessarti

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora