Per più sensibilità marittima
ROMA – ONTM – Osservatorio Nazionale Tutela del Mare, ente che si prefigge di tutelare e valorizzare il mare, inteso quale asset strategico dell’architettura socio-economica del Paese, e Lega Navale Italiana, ente pubblico non economico senza finalità di lucro e principale associazione in Italia che si occupa di diffondere – in particolare tra i giovani – l’amore per il mare e la conoscenza dei problemi marittimi con attività in ambito culturale, sociale, diportistico, sportivo e ambientale, hanno siglato un importante accordo di collaborazione che vede l’unione di due realtà portanti del settore del mare e della blue economy. Il principale obiettivo dell’intesa tra le parti è quello di tendere alla promozione e alla diffusione di una ritrovata sensibilità marittima nel Paese.
“Siamo davvero lieti di poter collaborare con una realtà emergente, ma con solidi rapporti nel contesto marittimo nazionale, quale l’Osservatorio Nazionale Tutela del Mare. Questa intesa rafforza l’impegno che la Lega Navale Italiana porta avanti nel campo della ricerca scientifica, dell’educazione civica marittima, in particolare verso i giovani, e della salvaguardia attiva dell’ecosistema marino, costiero e delle acque interne. Tali attività, condotte dai nostri soci, passano sotto la supervisione del Centro Culturale Ambientale della LNI, un comitato tecnico-scientifico formato da docenti e ricercatori afferenti alle Università con cui la Lega Navale collabora. Aggiungo con soddisfazione che questo accordo con l’ONTM mira a sensibilizzare l’opinione pubblica, le istituzioni e gli stakeholder in generale sulla necessità di coniugare l’innovazione tecnologica con la tutela del patrimonio ambientale, che purtroppo l’irresponsabile azione umana sta oggi pesantemente minando”. Così l’ammiraglio Donato Marzano, presidente della Lega Navale Italiana.
La sinergia tra ONTM e LNI rappresenta – dicono i due enti – “un passo significativo verso la costruzione di una nuova coscienza marittima nazionale, finalmente consapevole della centralità dell’Italia e del proprio comparto marittimo nel contesto geopolitico internazionale”.