ROMA – La situazione dell’area Mar Rosso è molto critica e gli scenari mutano rapidamente, perciò il MIT tiene aperto il tavolo di crisi e il monitoraggio. Il viceministro Edoardo Rixi ha fatto il punto sul tema annunciando che i MIT: “è al lavoro per stabilire partnership con porti del Nord Africa per ridurre la catena logistica”.
Per i porti italiani, dopo le prime emergenze di gennaio, la situazione sembra “più tranquilla”, in relazione alla crisi nel Mar Rosso che pure rimane critica. Ma con gli scenari che mutano velocemente e un quadro “molto critico” nell’area, il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti è all’erta. “Abbiamo avuto un crollo nei porti italiani nei primi venti giorni di gennaio sui traffici provenienti dal Sud Est asiatico – spiega il viceministro alle Infrastrutture e Trasporti, Edoardo Rixi – perché, banalmente, molte flotte hanno deciso di non utilizzare più il canale di Suez, ma di circumnavigare l’Africa. Ci aspettiamo invece nei prossimi giorni un grande afflusso di navi che avranno completato la circumnavigazione”.
Sempre per quanto riguarda le ricadute della crisi in Mar Rosso sugli scali italiani il viceministro sottolinea: “Abbiamo deciso di mantenere il tavolo di crisi al Ministero con il settore logistico nazionale per capire anche la situazione dei porti italiani che al momento relativamente tranquilla; e poi andare a monitorare ogni tre settimane, con il Comitato interministeriale di sicurezza marittima, l’accessibilità sia ai porti israeliani che anche nell’area del Mar Rosso e nel golfo di Aden. Evidentemente la tensione è alta, anche se riteniamo che nel giro delle prossime settimane la crisi dovrebbe rientrare. Ci prepariamo comunque anche a innestare nuove linee di traffico all’interno del bacino del Mediterraneo”.
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