Sicurezza mediterranea, vertice a Roma

Nicola Carlone

ROMA – Ogni mese un miliardo di dati e informazioni sulle navi in transito nel Mar Mediterraneo e nel Mar Nero vengono scambiate dai paesi costieri aderenti al Sistema MAREΣ – Mediterranean AIS Regional Exchange System – una piattaforma informativa utilizzata per il monitoraggio del traffico marittimo nell’area.

Oltre 20 mila navi monitorate mensilmente, con informazioni di dettaglio sulla posizione dell’unità, tipologia di carico a bordo, rotta e destinazione della nave. Tutti dati utili per permettere agli Stati costieri di prevenire collisioni in mare, garantire la sicurezza degli equipaggi, la tutela dell’ambiente marino e costiero e del carico presente a bordo nonché essenziali per permettere un intervento puntuale in caso di ricerca e soccorso in mare e lotta agli inquinamenti marini. 

Mercoledì scorso si è svolta a Roma una riunione e dei paesi costieri coinvolti nello scambio delle informazioni inviate dalle navi tramite sistema AIS (Automatic Information System) ed acquisite dalle singole reti nazionali.

L’evento, organizzato dal Comando Generale delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera in collaborazione con l’Agenzia Europea per la Sicurezza Marittima (EMSA), ha avuto come obiettivo principale quello di alimentare un confronto sull’attività di gestione dello scambio informativo attuato tramite il sistema MAREΣ, un sistema realizzato e gestito, dal 2009, proprio dal Comando Generale. Alla riunione – i cui lavori sono stati aperti dal saluto ai partecipanti da parte del comandante generale della Guardia Costiera, ammiraglio ispettore capo Nicola Carlone – hanno partecipato gli esperti di 21 Paesi rappresentanti la quasi totalità degli Stati già coinvolti nel sistema, compresi i rappresentanti di Bosnia-Erzegovina, Turchia, Egitto, Libia, Israele e Moldavia: questi ultimi potenziali nuovi aderenti, in quanto beneficiari di diversi progetti internazionali di cooperazione sulla sicurezza marittima (Paesi IPA, SafeMed e Black and Caspian Sea project) finanziati nell’ambito dello sviluppo della politica comunitaria di vicinato.

Ad essi si sono aggiunti, inoltre, in veste di osservatori, i rappresentanti della Norwegian Coastal Administrationgestore degli altri due sistemi regionali AIS esistenti nell’Unione europea, vale a dire il NSATL (Mar del Nord e Nord Atlantico) ed HELCOM (Mar Baltico).

La piattaforma informativa MAREΣ costituisce parte integrante del sistema comunitario di monitoraggio del traffico marittimo denominato SafeSeaNet, realizzato dalla Commissione Europea a seguito dell’emanazione della Direttiva 2002/59/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 giugno 2002.

MAREΣ consente, ad oggi, lo scambio delle informazioni tra Paesi, sia appartenenti alla UE (Italia, Spagna, Portogallo, Francia, Malta, Slovenia, Croazia, Grecia, Cipro, Romania, Bulgaria) che extra-UE (Montenegro, Albania, Ucraina, Georgia, Giordania, Tunisia, Gibilterra e Marocco).

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