Confartigianato tutti i costi del Mar Rosso

Andrea Tinti

ROMA – Con la crisi del Mar Rosso, l’Italia perde 95 milioni di euro al giorno: sono queste le stime di Confartigianato, che ha calcolato l’entità dell’impatto causato dalla riduzione del traffico delle navi mercantili tra l’Oceano Indiano e il Mar Rosso sui flussi commerciali dell’Italia.

Le catene di approvvigionamento, già minate da pandemia da Covid-19 e guerre, non godono di buona salute: vivono di interruzioni, blocchi, chiusure e restrizioni. Le conseguenze peggiori? Tra tutte, ritardi nelle consegne, aumento dei prezzi e scarsità di materie prime.

🗣️ “Questi elementi, che insieme alimentano viziosamente un già fragile contesto di incertezza, impattano sulle aziende di tutte le dimensioni, dai piccoli commercianti ai grandi produttori, creando delle vere e proprie interruzioni nelle comunicazioni tra clienti e fornitori.” – dichiara 👤 Andrea Tinti, ceo e founder di IUNGO. 

Per muoversi in questo quadro, caratterizzato anche da una volatilità della domanda, le aziende devono dotarsi di soluzioni per migliorare le comunicazioni tra clienti e fornitori, con l’obiettivo ultimo di diversificare le fonti di approvvigionamento e ottimizzare le scorte.

🗣️ “Creare canali di comunicazione dedicati per il dialogo con i propri fornitori, assicura alle aziende uno scambio di informazioni trasparenti e tempestive in grado di prevenire problematiche legate all’incombere di cigni neri ed eventi straordinari. È quello che ci insegna la storia.” – continua Tinti.

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Ma come prevenire i disagi legati alle interruzioni nelle catene di approvvigionamento? Lo spiega la piattaforma di supply chain collaboration in cloud IUNGO, che ha analizzato 5 fattori che rallentano le comunicazioni tra aziende e fornitori:

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