Visita il sito web
Tempo per la lettura: < 1 minuto

Matite …dai giornali

NAIROBI – Forse i giornali di carta andranno a morire, forse leggeremo tutti solo e unicamente sul web. Ma finché ci saranno, potranno servire non solo ad arricchirci lo spirito (o a farci deprimere con le cattive notizie) ma anche a altri e imprevisti scopi. Il legno, per esempio, è stato utilizzato per secoli per la sua economicità e praticità nella produzione di matite e altri articoli di cancelleria. Tuttavia, nonostante il suo costo finanziario apparentemente modesto, non si può ignorare l’impatto ambientale negativo dell’uso eccessivo di questo materiale versatile.

Per questo in Kenya un gruppo di imprenditori sociali ha trovato una soluzione unica per trasformare l’industria della produzione di matite, contribuendo al tempo stesso alla conservazione dell’ambiente in uno dei Paesi africani meno ricchi di foreste.

La loro soluzione è stata quella di trasformare i giornali di scarto in matite. Un’idea che, pur sembrando semplice, potrebbe avere un impatto significativo sull’ambiente. Mahamud Omari, l’amministratore delegato di MOMO Pencils ha spiegato che lui e i suoi soci volevano sviluppare un prodotto che “desse potere alla società”.

Secondo Omari le matite sono uno strumento fondamentale per raggiungere il successo e sono utilizzate da molti individui, in particolare dagli studenti. Inoltre l’utilizzo di giornali di scarto contribuisce a ridurre il numero di alberi abbattuti per produrre articoli di cancelleria. Dunque, coraggio: a chi ancora scrive e legge per i giornali, c’è un nobile scopo in più…

Pubblicato il
24 Febbraio 2024
Ultima modifica
26 Febbraio 2024 - ora: 17:00

Potrebbe interessarti

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio