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Meno fatica con l’elettrico

Nella foto: Un winch elettrico/manuale Harken.

MILANO – La vela è fatica fisica, oltre che divertimento, sport e disciplina anche mentale. Però alla fatica fisica, specie se si è un po’ avanti con gli “anta” si può almeno in parte supplire con la tecnologia. È il caso dei verricelli per cazzare le scotte. Harken, leader nel settore delle attrezzature per la vela, offre oggi una vasta gamma di winch motorizzati all’avanguardia, tra cui spicca il modello Unipower 500, particolarmente adatto per barche di dimensioni ridotte e progetti di refit. Questi winch sono rinomati per una caratteristica che li rende ideali per risparmiare spazio: il motore è integrato quasi interamente nel tamburo, occupando poco spazio sotto coperta. L’Unipower 500 è progettato appositamente per imbarcazioni a vela con lunghezza compresa tra 10 e 14 metri, offrendo una soluzione efficiente e compatta per agevolare le manovre di bordo.

Questo winch self-tailing è progettato per gestire cime e scotte con diametro compreso tra gli 8 e i 13 millimetri, offrendo massima versatilità nelle operazioni di ormeggio e manovra. Disponibile con finitura in alluminio cromata, il peso contenuto dell’Unipower 500 (6,7 kg per la versione in alluminio e 8,3 kg per quella cromata) contribuisce a mantenere la barca leggera e maneggevole senza comprometterne le prestazioni.

Un ulteriore vantaggio dell’Unipower 500 è la sua capacità di funzionare sia manualmente che elettricamente, garantendo una maggiore flessibilità in situazioni in cui non è disponibile energia elettrica a bordo. Grazie alla compatibilità con la classica maniglia manuale, il winch può essere utilizzato anche in assenza di alimentazione elettrica, garantendo una sicurezza aggiuntiva durante le operazioni di navigazione.

Pubblicato il
24 Febbraio 2024
Ultima modifica
26 Febbraio 2024 - ora: 17:27

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