ROMA – L’interscambio di informazioni tra armatori e amministrazione di bandiera, allargato a tutti i soggetti a vario titolo coinvolti nello shipping, rappresenta un momento di crescita e sviluppo per l’intera flotta nazionale, nell’ottica del perseguimento dell’obiettivo primario che rimane il miglioramento – continuo e costante – degli standard di sicurezza a bordo delle navi di bandiera italiana e di quelle che approdano nei porti nazionali con bandiere diverse.
Ed è questo lo spirito – recita il resoconto della Guardia Costiera – che ha animato l’incontro di giovedì 29 febbraio nella sede del comando generale, con l’armamento nazionale e gli stakeholder al quale hanno partecipato le Società di gestione, le Associazioni di categoria, gli Organismi riconosciuti ed in videoconferenza gli uffici marittimi presenti sul territorio della Guardia Costiera.
L’incontro è stato aperto dagli interventi del comandante generale ammiraglio ispettore capo (cp) Nicola Carlone e del direttore generale Patrizia Scarchilli nonché dal saluto rivolto, attraverso lettura di un messaggio, dal vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Edoardo Rixi.
In un clima di cordiale e propositivo confronto, il personale del Reparto “Sicurezza della navigazione e marittima”, guidato dall’ammiraglio ispettore capo (cp) aus. rich. Luigi Giardino, ha dato evidenza dell’attività svolta nel 2023 a favore dell’armamento italiano e dei risultati ottenuti, illustrando le performance della flotta nazionale alla luce delle ispezioni eseguite nei porti stranieri e italiani.
Inoltre, sono state rese note tutte le attività normative di rilievo internazionale in corso e quanto il Comando Generale sta facendo per la loro trasposizione nell’ordinamento nazionale.
Infine, l’ammiraglio Carloneha premiato la società “Carnival Maritime GmbH” (operatore marittimo delle navi di Costa e AIDA che battono bandiera italiana) che ha ottenuto i migliori risultati durante l’anno 2023. La società più virtuosa è stata scelta in base ad un algoritmo attraverso il quale viene pesata la performance della società in funzione delle ispezioni Port State Control eseguite nei principali porti internazionali sulla base dei più importanti accordi sulla sicurezza della navigazione (Paris MoU, Tokyo MoU e U.S.C.G.).