Gioia Tauro, più fondali e banchine

GIOIA TAURO – Il Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, presieduto da Andrea Agostinelli e guidato dal segretario generale Alessandro Guerri ha adottato all’unanimità l’ATF (Adeguamento Tecnico Funzionale) al Piano regolatore del porto, già approvato dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.

Al suo interno alcune modifiche non sostanziali – riferisce l’AdSP – che, per la loro natura, non comportano “variante” al Piano regolatore portuale ma che incidono sul perseguimento di specifici obiettivi. In particolare, l’adeguamento tecnico funzionale si è reso necessario per offrire allo scalo portuale una maggiore e uniforme profondità dei fondali lungo l’intero canale, finalizzata ad ampliare la competitività del porto, primo scalo di transhipment d’Italia e tra i principali delle rotte transoceaniche interne al circuito internazionale del Mediterraneo. 

Attraverso l’adozione dell’ATF si potrà, così, procedere ad avviare i lavori di consolidamento e di approfondimento del canale portuale a 18 metri anche nel tratto A, che ha una lunghezza di 783 metri, nel tratto B (457 metri) e nel tratto C (645 metri), che al momento hanno quota 16 metri. 

Tra gli altri punti all’ordine del giorno, la determinazione del numero massimo di autorizzazioni dell’attività di impresa portuale per lo svolgimento di operazioni e servizi portuali negli scali di competenza. 

Si è quindi passati all’approvazione dei Piani d’Impresa che, annualmente, vede l’Ente impegnato nella verifica dei report presentati dalle imprese portuali chiamate a rispettare il raggiungimento degli obiettivi indicati nei propri piani d’impresa al momento della richiesta di autorizzazione all’esercizio. 

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