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Le barche come spazio privato

Luciano Serra

ROMA – Una sentenza molto attesa, che finalmente chiarisce doveri e diritti del turismo nautico. Il Tribunale di Genova con sentenza depositata il 7 marzo scorso ha disposto l’assoluzione del legale rappresentante di un Marina Resort in relazione all’obbligo di comunicazione, secondo quanto previsto dall’art. 109 T.U.L.P.S., alle questure territorialmente competenti delle generalità delle persone alloggiate presso le proprie imbarcazioni.

Nella sentenza emessa, il Tribunale di Genova ha riconosciuto che “i concessionari delle strutture portuali non hanno alcun potere di identificazione dei soggetti che pernottano all’interno delle proprie imbarcazioni ormeggiate nello specchio acqueo fornito dal Marina Resort”.

🗣️ “Siamo molto soddisfatti dell’esito del giudizio” – ha commentato il presidente di Assonat-Confcommercio 👤 Luciano Serra. “Si tratta di un provvedimento che ha tenuto conto anche di quanto esposto nel cd. Piano del Mare su tale problematica, l’inapplicabilità dell’articolo 109 r.d. 18 giugno 1931, n. 773 (Tulps) ai “Marina Resorts” in analogia di quanto previsto per i porti turistici”.

🗣️ “Un risultato a favore della portualità turistica italiana” – ha aggiunto Serra – “che aiuta concretamente le nostre imprese nell’espletamento delle attività verso il diportismo nazionale ed internazionale”. 

Pubblicato il
13 Aprile 2024
Ultima modifica
17 Aprile 2024 - ora: 12:41

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