L’invasione
LIVORNO – Dicono che ancora “il cavallo non beve”, nel senso che il mercato dell’auto va a rilento in attesa degli annunciati incentivi di Stato. Però a vedere i numeri degli sbarchi in import, sembrerebbe che tutti siano convinti che presto il trend cambierà.
Ovvero, Livorno di tradizionale
sbarco delle auto
in importazione dalle grandi navi Grimaldi, sta saturando ogni metro quadro possibile di porto e retroporto con vetture e furgoni allo sbarco.
La foto qui sopra è solo una piccola testimonianza. E la foto piccola mostra come le Dacia, costruite in Romania e diventate il secondo modello di maggior vendita in Italia dopo le Panda, abbiano invaso anche le aree recentemente “ripulite” dal gruppo Neri a Stagno, dove sorgeva il relitto della ex Delphi.
Che il mercato si stia risvegliando lo confermano anche i nuovi siti di sbarco delle auto in import, in particolare quelle cinesi low cost che stanno arrivando a migliaia sia a Gioia Tauro, sia a Civitavecchia, sia a Vado che in Adriatico. Se si tiene conto che molte delle linee (non solo container) dal Far East oggi circumnavigano l’Africa e si fermano in area Gibilterra (Algeciras e Med Tanger) c’è da chiedersi davvero se l’epoca del primato dell’Europa come costruttore di auto sia definitivamente terminata.