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La resurrezione dell’ex Silos

Nella foto (da sx): Breda, Riposati, Guerrieri.

LIVORNO – È tempo di celebrazioni, alcune delle quali forse più motivate dalle  prossime consultazioni elettorali che non dai reali valori storici o culturali.

Fa eccezione, mettendo d’accordo tutti, la tre giorni – che si conclude oggi, sabato – per ricordare l’inaugurazione del grande Silos dei grani in quello che era il cuore del vecchio Porto Mediceo.

Cent’anni di esistenza, e contro le sue strutture in cemento armato e pozzolana non ce l’han fatta nemmeno i devastanti bombardamenti dell’ultima Guerra Mondiale. Anche le superfetazioni del dopoguerra non hanno inciso sulla sua ormai quasi inutile presenza. Ma è rimasto un simbolo: e per chi naviga, specie nel diporto, il Silos è fin dal lontano orizzonte il primo avvistamento del porto, insieme al “quasi” grattacielo di piazza Roma.

Nella foto: Area Sgarallino.

L’imponente opera di restauro è stata presentata alla stampa martedì scorso, con l’anteprima dei due ponderosi volumi rispettivamente sul passato e sul futuro dell’area dove sorge. Una seconda giovinezza si apre per l’antico Silos dei grani del porto. E fa intravedere un prossimo (si spera) futuro per una riappropriazione dell’area portuale medicea da parte della città e anche del turismo delle crociere. 

È in corso, in sostanza, una specie di rivoluzione, ma non solo a parole e a promesse: nella conferenza stampa di martedì in Camera di Commercio per annunciare la tre giorni di celebrazioni, sono stati presentati progetti, ma anche specialmente fatti già concreti. Tra questi, una parte sostanziosa di restauri interni, l’annuncio del trasferimento nell’ex Silos di alcuni uffici dell’Autorità di Sistema Portuale dalla sede di palazzo Rosciano, l’utilizzo museale di sale che non conoscevano vita da decenni.

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Con legittima soddisfazione per quanto fatto negli ultimi cinque anni, hanno parlato martedì il presidente dell’Autorità Portuale Luciano Guerrieri, il presidente della Camera di Commercio Riccardo Breda e l’amministratore unico della Porto immobiliare Lorenzo Riposati: ovvero i tre personaggi e le tre istituzioni che hanno operato per il restauro, per i progetti futuri e per i loro significati. Con loro Lucilla Serchi (Room by the Sea) Annalisa Gemmi (esposizione e concorso foto) e Lorella Alderighi per la soprintendenza ai monumenti. A chiusura della presentazione Marcello Mursiani (presidente dell’Associazione Storia, Lettere ed Arti) e Massimo Sanacore, elaboratore dei testi e dei due volumi sul Silos, hanno sottolineato l’importanza dell’avviato recupero dei rapporti territoriali, affettivi e culturali della città nei confronti dell’area.

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Ecco in sintesi i tre giorni delle celebrazioni: giovedì 2 maggio alle 16, al terminal Crociere i saluti delle istituzioni e subito dopo la presentazione dei due bei volumi editi dall’Immobiliare, rispettivamente sul passato e sul futuro del Silos e dell’area Medicea. Alle 18 è stata aperta la mostra sui reperti archeologici legati al porto e al mare, con in evidenza anfore ed ancore. Mezz’ora dopo, inaugurazione dei nuovi uffici dell’AdSP nell’ex Silos: uffici trasferiti da palazzo Rosciano, dove sarebbero risultati ormai sacrificati.

Ieri, venerdì 3, all’interno del Silos, un concerto a due voci (Rooms by the Sea) con recitazione di testi di Omero, Dante, Montana, Saba e Simonide. Infine oggi sabato 4 tra le 10 e le 20 apre l’esposizione delle foto a tema sull’intero contesto del Silos. Con tante scuole invitate e (si spera) partecipanti, con l’avanzamento dei recuperi, i dettagli dell’opera, inaugurata in pieno fascismo nel 1924 proprio il 1 giugno, per celebrare l’ingresso della Livorno dei Ciano – allora pupilli del regime – nel novero degli scali per rifornire l’Italia del grano importato.

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Pubblicato il
4 Maggio 2024
Ultima modifica
6 Maggio 2024 - ora: 12:55

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