Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Sbarco auto: il pasticcio targhe prova

ROMA – “Per una scarsa conoscenza delle dinamiche operative nei porti l’operatività dell’automotive da oggi rischia di essere gravemente pregiudicata”. 

Questo è il segnale che le associazioni dei terminalisti e delle imprese portuali ma anche quelle dell’autotrasporto come ANITA e FIAP hanno già più volte, nell’ultimo periodo, lanciato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti: i veicoli nuovi che vengono sbarcati e imbarcati nei porti da e per le navi sono, a tutti gli effetti, “merce” che deve poter essere movimentata come tale, al netto dei meccanismi delle targhe prova che hanno una ratio completamente diversa. E così invece stanno da tempo nascendo complicazioni e  impicci burocratici.

“Evidente quindi che il nostro settore debba essere regolamentato con modalità a sé stante rispetto a quelle utilizzate dagli autosaloni. Siamo certi – continua ANITA – che questa differenza possa essere colta, da chiunque!” .

Non solo quindi i nuovi parametri di disponibilità di targhe prova rischiano di togliere dal mercato le imprese portuali e le imprese autorizzate a questo tipo di operazioni: è tutto il settore che garantisce l’import-export del mercato automotive nei porti a dover essere esentato da questi vincoli.

“Avevamo appena ottenuto, grazie anche all’interlocuzione con Uniport, un ottimo risultato emendativo il DLGS 184/23, con l’affermazione del principio che l’obbligo di assicurazione per RC non è riferito a quei mezzi operanti in aree, quali i terminal portuali in quanto zone ad accesso limitato: adesso siamo punto a capo con le targhe prova”.

Pubblicato il
6 Luglio 2024
Ultima modifica
8 Luglio 2024 - ora: 11:35

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio