Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

L’ETS sotto tiro alla Camera

Nella foto: L’emblema della tempesta sui porti per l’ETS.

ROMA – Come vuole la tradizione, in questo caso più negativa che utile, anche su temi dirompenti come l’ETS, imposto dai “talebani ambientalisti di Bruxelles, si discute, si contesta ma per il momento si è costretti a subire”.

A livello nazionale si è tenuta nei giorni scorsi l’audizione informale dei rappresentanti di Ancip, Assiterminal, Confitarma e Uniport, alla Camera, nell’ambito dell’esame, in sede di deliberazione di rilievi, dello Schema di decreto legislativo recante attuazione delle direttive (UE) 2023/958 e 2023/959 in materia di EU ETS.

Per Ancip, il direttore Gaudenzio Parenti ha illustrato le criticità che derivano dall’applicazione dell’EU ETS al trasporto marittimo, ed esposto le proposte che contestualizzate nel principio secondo cui le risorse economiche generate dal mercato delle quote ETS debbano almeno essere trasferite al settore marittimo portuale. In particolare si chiede la creazione di un meccanismo giuridico-amministrativo attraverso il quale parte dei proventi economici delle quote di emissioni ETS possano essere trasferiti alle Autorità di Sistema portuale per incentivare eventuali sconti sulle tasse portuali per i clienti (armatori) che concretamente attuano misure di contenimento delle emissioni GHG.

Per Confitarma, il direttore generale Luca Sisto ha sostenuto la necessità che il tema dell’Ets venga discusso in sede di G7 per evitare l’isolamento dei paesi dell’Ue.  L’auspicio è che si raggiunga un allineamento di tale tassazione a livello mondiale nonché modale, al fine di evitare distorsioni di mercato. Ha poi illustrato le richieste di Confitarma, e in particolare: che tutti i ricavi della tassazione del settore marittimo vengano utilizzati per progetti di decarbonizzazione dello shipping e che sia prevista un’esenzione per chi opera nei servizi insulari, indipendentemente dalla stazza e dalla potenza, e soprattutto per le Autostrade del Mare. In sostanza, non applicarlo ai traghetti che operano nella continuità territoriale ed hanno funzioni eminentemente sociali.

Pubblicato il
10 Luglio 2024

Potrebbe interessarti

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora