Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

ETS, ma con regole eque

ROMA – Ancora un altro intervento sui “disastri” che l’ETS rischia di provocare sull’economia del nostro Paese. “Assicurare che i proventi delle aste derivanti dalla prossima implementazione delle misure nazionali di recepimento della nuova direttiva comunitaria in materia di ETS vengano impiegati per adottare misure di decarbonizzazione nei settori che li hanno prodotti.” Questo quanto richiesto dalle associazioni ANFIA, ANITA, CONFITARMA, ASSOGASLIQUIDI-FEDERCHIMICA, UNEM al Governo ed alle Commissioni Parlamentari che stanno analizzando il testo di decreto legislativo di recepimento;  ed in linea con quanto indicato anche nella memoria di Confindustria depositata presso le Camere con riferimento a tutti i settori coinvolti dalla normativa ETS.

Le associazioni – in vista della prossima adozione dei pareri parlamentari e della definitiva approvazione del decreto da parte del Consiglio dei Ministri – evidenziano l’assoluta necessità di integrare il provvedimento con l’esplicita previsione di impiego dei proventi delle aste ETS generati dal settore dei trasporti per adottare misure volte a: incentivare lo sviluppo dei carburanti alternativi come definiti dal Regolamento (UE) 2023/1804 nel settori del trasporto sia stradale che marittimo; sostenere il rinnovo del parco circolante con veicoli a zero e basse emissioni alimentabili con carburanti alternativi e il rinnovo delle flotte navali; contenere i costi connessi all’acquisto degli stessi carburanti; incentivare l’intermodalità anche nel trasporto delle merci. 

Le associazioni infine, “nell’auspicare  che i Dicasteri competenti sulle materie indispensabili alla decarbonizzazione del trasporto stradale e del trasporto marittimo siano dotati di risorse e strumenti adeguati, ribadiscono con forza che solo in questo modo sarà possibile garantire che gli obblighi derivanti dalla nuova normativa ETS rappresentino non solo un vincolo, ma un’occasione utile a rendere la transizione energetica del trasporto di persone e merci economicamente sostenibile per i cittadini e le imprese e concretamente attuabile”.

Pubblicato il
3 Agosto 2024
Ultima modifica
5 Agosto 2024 - ora: 12:18

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio