Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Cina-Usa, bastano due panda?

Nella foto: Un pupazzo di panda che con grande festa annunciava negli Usa l’arrivo dei panda cinesi.

Ha fatto notizia nei giorni scorsi l’arrivo a Washington di due panda, simboli riconosciuti delle politiche ambientali, inviati dalla Cina agli Stati Uniti d’America. Un gesto d’amicizia, ha scritto il presidente cinese. Un gesto che ha aperto molte speranze di pacificazione mondiale, come ci ha scritto sul web la signora Wanda Potenti da Taranto.

Ho letto sul Sole24Ore che Pechino ha inviato i due Panda agli Usa per stemperare il clima di crescenti tensioni bilaterali. Un bel gesto, una speranza che in tempi come questi di guerire e quasi guerre apre il cuore. Ma ci sarà da fidarsi?

*

Il testo esatto del messaggio di accompagnamento dei due panda, firmato dal presidente cinese, dice: “Siamo disposti ad essere un partner e amico degli Stati Uniti: il che avvantaggerà non solo i nostri due Paesi ma il mondo. La Cina ha sempre gestito le relazioni in accordo con il reciproco rispetto, della coesistenza pacifica e della cooperazione”.

[hidepost]

Certamente è stato un bel gesto, anche se l’accordo specifica che i due panda giganti sono solo in prestito per dieci anni, dietro la corresponsione – abbiamo letto – di un milione nei dollari all’anno per finanziare progetti di conservazione dei panda in Cina.

Dollari a parte, il bel gesto cinese apre alle speranze, ma con prudenza. Per quanto la Cina cerchi con franchezza la pace con il mondo occidentale – dicono gli esperti europei – la sua politica economica tende invece ad espandersi come potenza globale, non rinunciando a minacce di guerra in particolare nel Far East dove prevale la questione Taiwan, ovvero la volontà di riappropriarsi “con l’amore o con la forza della provincia ribelle”: dove il confronto militare vede però Taiwan protetta da un imponente schieramento navale ed aereo occidentale, con gli Usa in primo piano.

Basteranno i due panda in prestito per stemperare i venti del gigantesco confronto globale? Noi ci speriamo, come la signora Wanda: ma oggi la pace si regge in particolare sull’economia: e il confronto economico tra Cina e Occidente non è esattamente idilliaco.

[/hidepost]

Pubblicato il
23 Ottobre 2024
Ultima modifica
25 Ottobre 2024 - ora: 11:12

Potrebbe interessarti

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora