Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Granchio blu, emergenza finita?

Nella foto: Una pastasciutta condita con la sua polpa e pomodori.

Divoratore di cozze, distruttore di vongole, assassino seriale di infinite specie di avannotti nostrali: il granchio blu è stato per l’intera estate il protagonista dell’allarme rosso specie in Adriatico, ma poi anche sul basso Tirreno. Tanto che certi allevamenti di cozze hanno chiesto una campagna di sovvenzioni pubbliche per non chiudere.

Da qualche tempo però sembra che l’allarme si sia attenuato, se non rientrato. Perché? Perché secondo i pescatori, il granchio blu è impattato in una specie che a sua volta ne mangia a quintali, avendo imparato a gustarli. La specie è quella umana, che su imitazione di quanto da anni succede in altri continenti – in nord America stanno anche sviluppando allevamenti perché ne considerano le carni a livello dell’aragosta – ha messo in tavola ricette con alla base il granchio, sia “fresco” che in scatola.

Basta andare su internet e ci sono decine di ricette per gustare le carni di questo crostaceo, il cui nome scientifico (sapidus) la dice già lunga dai tempi storici. Del resto anche i grossi granchi nostrali (in Toscana si chiamano favolli) sono da sempre utilizzati per condire la pastasciutta o per farne delicate frittelle. Il granchio blu si trova ormai in molte pescherie e alcuni rinomati marchi di scatolame ne stanno proponendo il consumo a costi abbordabili. Dunque qualche volta la natura si difende da sola: e l’intera enti dell’uomo non è soltanto negativo.

Pubblicato il
23 Ottobre 2024
Ultima modifica
25 Ottobre 2024 - ora: 11:05

Potrebbe interessarti

Proposta dal Bureau Veritas Italia come strumento di garanzia

“Safe container”, una certificazione

Per ridurre i costi della sinistrosità, 6 miliardi di dollari all’anno, l’attestato di sicurezza - Ogni 5 anni i controlli sui Teu dry e ogni 2,5 anni, per quelli cisterna per merci pericolose

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora