Investimenti? Le case a Dubai

Nella foto: Un grattacielo a Binghatti Hills di Dubai.
MILANO – Pochi lo sanno, ma continua il boom del mercato immobiliare di Dubai, la città del futuro e delle opportunità: e con una crescita annua del 30% delle compravendite, l’Italia è tra i primi tre paesi al mondo, dopo India e Regno Unito, a investire sul mattone negli emirati.
Secondo i dati di Gabetti Middle East, primo gruppo immobiliare italiano presente negli Emirati Arabi, il 40% degli appartamenti venduti viene rimesso sul mercato entro due anni, generando plusvalenze fino al 30%, mentre il restante 60% viene locato con un introito annuo del 10%. Un esempio? Un monolocale nuovo di zecca di circa 43 mq, comprato oggi a circa 150 mila euro, potrà essere rivenduto a 200mila euro o locato con contratto annuale a 15 mila euro.
Al vantaggio economico si aggiunge un ulteriore elemento incentivante: il governo emiratino si fa garante dell’operazione in caso di fallimento dello sviluppatore. E poi c’è una burocrazia snella, che consente di effettuare le operazioni di compravendita da remoto, anche senza andare in loco. Che si acquisti per rivendere, o per affittare, insomma, comprare casa a Dubai sta diventando un affare che attira sempre più italiani e un business con ancora ampi margini di espansione.
“Riceviamo sempre più richieste di informazioni relative alle opportunità di investimento a Dubai da parte dei nostri clienti italiani – spiega Fabio Bardelli, head of sales – Per questo abbiamo deciso di riproporre il format, andato sold out la scorsa primavera, “Why Dubai”. Un’occasione di incontro pensato per esporre tutte le potenzialità del mercato emiratino e rispondere alle domande degli interessati”.