In calo il nord UE
BRUXELLES – Secondo le stime presentate da Eurostat nel 2023 – ultimo anno censito con dati conclusivi – il numero di navi che movimentano merci o imbarcano e sbarcano passeggeri nei principali porti dell’UE è stato pari a 2,2 milioni, con un aumento dell’1,5% rispetto all’anno precedente.
Premesso che nel 2023 non ci sono ancora stati i pieni sconvolgimenti legati alla quasi chiusura di Suez, i dati sono interessanti anche come base di valutazione per quando arriveranno quelli relativi al 2024.
Intanto ecco i principali riscontri 2023: la Grecia ha avuto il numero più alto di scali portuali con 477.115 navi, seguita dall’Italia (449.131) e dalla Danimarca (322.230). All’altro estremo della scala, Slovenia (1.760 navii), Cipro (2.090) e Bulgaria (2.851) hanno fatto registrare i numeri più bassi.
Rispetto al 2013 – cioè dieci anni prima – 12 dei 22 paesi UE che hanno presentato i dati hanno registrato un aumento del numero di unità navali che hanno fatto scalo nei porti. Gli aumenti maggiori sono stati osservati a Malta (+100,8%), Croazia (+40,3%) e Spagna (+31,0%). Al contrario, il calo maggiore è stato segnalato in Finlandia (-26,6%), Lettonia (-24,3%) e Bulgaria (-21,2%).
Sembra dunque che a soffrire di più due anni fa, per quanto riguarda i traffici navali, siano stati in particolare i paesi del Nord Europa, seguiti a ruota dalla Bulgaria che come noto sbocca sul Mar Nero.