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Il “patentino” nautico

La legge da un mese c’è, i dettagli anche: dall’inizio dell’anno le Capitanerie e gli Uffici della Motorizzazione hanno avuto l’ok per rilasciare la patente nautica D1, che consente di guidare – solo di giorno, attenzione! – da 16 anni in su natanti lunghi fino a 10 metri con motori fino a 115 cv (imbarcazioni omologate fino a lunghezza di 12 metri, stessa potenza), solo entro 6 miglia dalla costa.
Sembra un bel passo avanti per la semplificazione in campo di nautica minore. Ma in questo nostro amato paese niente è facile e semplice. Intanto è obbligatorio frequentare una scuola guida nautica: costo dai 600 ai 900 mila euro, compresi – si spera – i soliti bolli. Anche chi sa guidare bene, deve fare la scuola. Poi ci sono le nozioni, con relativi quiz, sui seguenti temi: teorie dello scafo, funzionamento dei motori (comprese avarie e consumi) sicurezza della navigazione (dotazioni e loro uso), manovre, regole abbordi, meteorologia costiera, normativa Codice navigazione. La prova pratica riguarda in particolare la condotta a varie velocità e le manovre d’attracco in banchina.
Rimane in vigore, non si sa fino quando, la norma che al di sotto dei 40 cv di motorizzazione, non è obbligatoria alcuna patente, con il solito limite delle 6 miglia dalla costa e l‘obbligo delle prescritte dotazioni di sicurezza.
Pubblicato il
6 Marzo 2025

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