Visita il sito web
Tempo per la lettura: 5 minuti
BIENNALE

Il lungomare di Livorno è più “verde” se si colora di blu

Più di 100 appuntamenti a maggio nel segno di mare, acqua e sostenibilità

LIVORNO. Fra i cantieri Benetti e Lusben, lato nord, e l’Accademia Navale, al capolinea opposto, una fetta di lungomare  che a metà maggio, come anticipato dalla Gazzetta Marittima (qui il link all’articolo), diventeranno il “villaggio” di “Blu Livorno”, la biennale che mette al centro il mare e l’acqua sotto tanti punti di vista.

La sala delle cerimonie di Palazzo Civico a Livorno lascia in disparte i grandi dipinti seicenteschi di Luca Giordano e Justus Sustermas per smorzare le luci e puntare sul maxi-pannello a tutta parete in cui campeggia l’immagine azimutale di questo spicchio di lungomare che in Comune insistono a indicare come lungo «un chilometro e mezzo», poi «uno e quattro», infine «un km e duecento» ma in realtà dovrebbe risultare di 1.850 metri dalla punta del Fanale all’Accademia. «È una Biennale perché ha bisogno di tempo per organizzarla, io ci sarò nel 2027 e nel 2029, poi verrà qualcuno più bravo», sorride il sindaco livornese Luca Salvetti in un salone pieno più della curva dello stadio: «Inizialmente l’avevamo immaginata come un festival: questo per dire che non vuol essere un evento rinchiuso fra gli addetti ai lavori ma punta al grande pubblico».

Ci saranno anche con presenze politiche illustri: il sindaco annuncia che sono in corso contatti per avere la presenza di una commissaria dell’Unione Europea. «Del resto, – afferma – quest’idea l’ho portata a Bruxelles e ho ottenuto subito l’adesione delle istituzioni europee: chissà, magari poi potrebbero nascere, che so, “Blu Marsiglia” o “Blu Atene”…». Dovrebbero esserci i ministri del mare (Musumeci) e dell’Ambiente (Pichetto Fratin), come segnalato in anteprima nei giorni scorsi (qui il link al nostro articolo) Quanto ai vertici delle Regioni, oltre all’arrivo del toscano Eugenio Giani, dovrebbero esserci Alessandra Todde, M5s alla guida del centrosinistra di Sardegna, e Michele de Pascale, dem al timone dell’Emilia Romagna («questo smentisce l’idea che i territori non riescano a fare rete fra loro»).

In mezzo, fra il Faro e l’istituzione della Marina Militare, c’è lo Scoglio della Regina (polo di ricerca scientifica marina) e c’è il Fanale (fatto saltare dai nazisti e poi ricostruito), c’è la Terrazza Mascagni (che come luogo di spettacolo risale ai primissimi anni dei fratelli Lumiere con il loro cinematografo sperimentale), ci sono stabilimenti balneari come Tirreno e Nettuno ma anche i Bagni Pancaldi ex bagni regi, c’è il Grand Hotel Palazzo con la fisionomia retrò e ci sono gli Hangar Creativi nell’ex deposito bus, c’è l’Acquario così come c’è la piazza San Jacopo con la pieve che ha un gioiellino di cripta e ci sono i musei di Villa Mimbelli…

Questo è il palcoscenico di “Blu Livorno. Biennale del mare e dell’acqua”: il sipario si alzerà mercoledì 14 e si andrà avanti fino a sabato 17 maggio. Con la domenica successiva, il 18 maggio, in cui la kermesse del lungomare si allargherà alla città. Prevista anche una iniziativa fuori dal Comune: il via a una “via Francigena dell’acqua”, sulle orme di quel Cosimo III de’ Medici che arrivò a San Jacopo per salpare verso la Spagna e arrivare a Santiago de Compostela. La sua rotta la faranno pellegrini ma anche podisti e ciclisti: si imbarcheranno, grazie ai gommoni che faranno la spola con un veliero in rada, per dirigersi verso le coste di Barcellona. Da segnalare come extra che, appena fuori dal calendario di “Blu Livorno” è in cartellone l’arrivo sul mare delle reliquie di santa Giulia, la ragazzina nordafricana che per la Chiesa cattolica è la patrona della città di Livorno.

Per l’edizione del debutto è stata messa sotto i riflettori la “sottile linea blu”, come recita il sottotitolo: cioè proprio lì dove acqua e terra si incontrano. Un luogo fisico e al tempo stesso una metafora: ma anche una risorsa “rara”, che non può esser buttata via o sprecata, in un equilibrio instabile soggetto a continue trasformazioni con il mare che arriva e poi se ne torna indietro. Come rendere più sostenibile il rapporto fra la terraferma e le acque del mare?

«Con l’ambiente – aggiunge – offriremo spazio anche a qualcos’altro: si pensi alla ricerca che spinge all’innovazione e trasforma le tecnologie, in questo caso del mare. Vogliamo però parlare anche, forse soprattutto, al grande pubblico: dunque, l’idea non è quella di un convegnone da addetti ai lavori bensì un appuntamento che abbia la capacità di mostrarsi anche con il volto dell’intrattenimento e della divulgazione». Come? Qui la risposta è un ventaglio di carte: esposizioni a tema, cibo in vetrina, il fascino dello sport, le immancabili iniziative sotto il segno dello spettacolo, le proposte per portare alla (ri)scoperta del territorio in termini turistici per visitare la Grande Bellezza, troppo spesso sconosciuta anche ai livornesi, di quel patrimonio di architetture legate al mare e all’acqua o agli edifici tecnici che li contraddistinguono.

La manifestazione sarà “plastic free”, cioè proverà a eliminare la plastica dall’iniziativa. Ma l’eco-messaggio è anche in un altro aspetto: nello stop al traffico nel sabato conclusivo (17) e, in parte, anche la domenica. Non solo: la mobilità “soft”, a piedi o in bici, sarà affiancata da un trenino elettrico da 60 posti. Una spinta in più – è stato detto in sede di presentazione – per attivare fra le istituzioni buone pratiche e conoscenze da diffondere così da veicolarle fra i cittadini e puntare a migliorare così anche la qualità della vita. Al punto che Barbara La Comba, supervisora dell’evento, annuncia che il comitato scientifico raccoglierà alla fine proposte e idee per vagliarne la ricaduta sulla quotidianità.

Per Anna Maria De Biasi, coordinatrice scientifica dell’équipe organizzatrice, l’obiettivo è anche la diffusione di una consapevolezza nuova: «Non possiamo fare tutto, dobbiamo partire da quest’assunto – sostiene – per capire che le regole di tutela dell’ambiente comportano rinunce da saper accettare in nome di una qualità di vita superiore. Alla cerimonia di presentazione sono intervenuti poi il prefetto Giancarlo Dionisi, oltre ai vertici dell’Accademia Navale e del Coni provinciale.

Corto Maltese, il personaggio dei fumetti che ha nel sangue la passione per il mare

La Biennale del mare – viene spiegato dal quartier generale degli organizzatori – è a cura del Comune di Livorno che, per gli aspetti organizzativi, si avvale del supporto della Fondazione Goldoni e, per quanto riguarda promozione e comunicazione, con l’apporto della Fondazione Lem. Al fianco avrà l’Asa (l’ex municipalizzata che ha in mano il servizio di acquedotto, fogne e depurazione) e il Centro Interuniversitario di Biologia Marina (Cibm), con il contributo di Fondazione Livorno che si inserirà nel cartellone con il Festival sull’Umorismo a cura di Luca Bottura in un teatro mobile da 450 posti alla Terrazza. Invece a Villa Mimbelli è in preventivo, aspettando la grande mostra per il bicentenario di Fattori, l’esposizione di tavole di un anti-eroe dei mari come il Corto Maltese di Hugo Pratt.

A Palazzo Civico ce la mettono proprio tutta per far percepire “Blu Livorno” come evento di respiro nazionale e internazionale: ricordano che l’Unione Europea è coinvolta attraverso l’EuroParlamento, la Commissione e la Conferenza Ue delle Regioni Periferiche e Marittime. In campo nazionale la Biennale prevede la partecipazione di due ministeri (quello dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e quello della Protezione civile e delle Politiche del mare), oltre a Anci, Coni, Utilitalia, Ambi nazionale, Arera. Per quanto riguarda il livello regionale “Blu Livorno” ha ottenuto la collaborazione della Regione Toscana ma anche di Camera di Commercio, Fondazione Livorno, Autorità di Sistema Portuale, Interporto Vespucci, Autorità Idrica e Cispel, Autorità di bacino Appennino Settentrionale, Prefettura e Provincia di Livorno, Capitaneria di Porto, gli enti locali della Toscana costiera, Enti Parco, Accademia Navale, Asa, e gli enti scientifici Cnr, Ispra, Arpat, Lamma, Cibm, l’Istituto Idrografico della Marina, l’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, il Consorzio nazionale interuniversitario per le telecomunicazioni, l’Università di Pisa e la Scuola Superiore S. Anna.

Pubblicato il
12 Marzo 2025

Potrebbe interessarti

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora