Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti
DECRETO

Ecco l’ufficiale per il diporto nautico

Confindustria Nautica: c’è un fabbisogno di 2mila addetti

ROMA. Il direttore generale per il Mare, il trasporto marittimo e le  vie d’acqua interne del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Patrizia Scarchilli, ha firmato il decreto n. 40 del 14 marzo scorso con il quale viene disciplinato il conseguimento del titolo professionale di Ufficiale di navigazione del diporto di 2.a classe e il relativo programma d’esame teorico e pratico. Confindustria Nautica ritiene esserci un fabbisogno, tra regolarizzazioni e nuove posizioni, di circa duemila unità lavorative.

«Il decreto giunge al termine di un proficuo confronto con l’associazione nazionale di categoria», dichiara il presidente di Confindustria Nautica, Saverio Cecchi: «Ringrazio particolarmente il direttore Scarchilli per essere intervenuta anche con una serie di chiarimenti che ci consentono di chiedere agli uffici competenti di indire prontamente i bandi per gli esami».

«Sono infatti venti anni che il rilascio del precedente certificato di Conduttore del diporto è stato sospeso, lasciando un vuoto normativo, mentre, al contempo, si sono moltiplicati i controlli nei confronti degli operatori del settore, sempre più in difficoltà nel reperire il personale per le attività di noleggio», conclude Cecchi.

L’introduzione di un certificato nazionale, svincolato dalle convenzioni internazionali dei titoli maggiori, che consentisse agli skipper di essere in regola e alle società di noleggio di unità di piccole e medie dimensioni di allinearsi alla concorrenza europea, nasce dalla Riforma del decreto titoli professionali n. 121/2005 varata dal ministro Salvini e fortemente voluta da Confindustria Nautica.

Il decreto Mit n. 40 autorizza le scuole nautiche a svolgere i corsi di teoria e la pratica e stabilisce il programma di esame articolato tre parti: esercizi di carteggio, colloquio e uscita in mare.

La prova di carteggio è costituita da quattro quesiti indipendenti scelti dal data base allegato al decreto stesso ed è superata se il candidato fornisce almeno tre risposte esatte nel tempo di sessanta minuti. Sono esonerati i titolari di patente nautica A con abilitazione senza limiti.

Il colloquio verte su: Teoria della nave, Motori, Sicurezza della navigazione, Manovre e condotta, Colreg e segnalamento marittimo, Elementi di Meteorologia, Navigazione cartografica ed elettronica, Normativa diportistica e ambientale.

La prova in mare si svolge in acque marittime su un’unità da diporto di lunghezza non inferiore a 15 metri con propulsione a motore, adibita a uso privato o commerciale oppure, in caso di indisponibilità, su un’unità a vela o da traffico con le medesime caratteristiche.

Pubblicato il
18 Marzo 2025

Potrebbe interessarti

Avanti adagio, quasi indietro

Potremmo dire, parafrasando Guido Gozzano, che tra gli infiniti problemi che riguardano il nostro mondo attuale, tra guerre e genocidi, ci sono anche le “piccole cose di pessimo gusto”. Tra queste c’è l’incredibile vicenda...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Sempre più droni sul mare

Se ne parla poco, specie dei più specializzati: come quelli subacquei della Wass di Livorno per Fincantieri, o quelli sempre italiani, costruiti però in Romania dall’ingegner Cappelletti della livornese ex Galeazzi. Però adesso Fincantieri,...

Leggi ancora

Porti teu in overcapacity?

Riforma della riforma portuale: l’articolato Rixi che abbiamo anticipato – che naturalmente deve passare anche dalle Camere – punta dunque a coordinare lo sviluppo degli scali, oggi lasciato eccessivamente alla potenza dei singoli “protettorati”...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio