Barletta, firmato l’appalto per prolungare i moli foranei

Vincenzo Leone
BARI. Il commissario straordinario dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, ammiraglio Vincenzo Leone, ha firmato il contratto di appalto integrato per la progettazione esecutiva ed esecuzione del prolungamento dei moli foranei del porto di Barletta. L’appaltatore è il pool di imprese formato da Fincosit, Fincantieri Infrastructure Opere Marittime, Zeta srl e E-Marine srl con sede legale a Genova.
L’appalto ha un costo complessivo di 38 milioni di euro. Secondo le stime i lavori dovrebbero durare circa un anno e mezzo.
«Si entra ora nella fase operativa di un’opera attesa a Barletta da numerosi anni», dicono dal quartier generale dell’Authority barese che ha competenza sul porto di Barletta così come quelli di Brindisi, Manfredonia, Monopoli e Termoli.
L’intervento – viene specificato – riguarda inizialmente la realizzazione del solo Molo di Ponente, comunque il bando è strutturato in modo da consentire, in una fase successiva e nell’ambito della stessa procedura, «anche l’estensione dei lavori al Molo di Levante», dice l’istituzione portuale. In particolare, è previsto l’allungamento del Molo di Tramontana di circa 500 metri (raggiungerà così la lunghezza complessiva di 805 metri prevista dal Prg portuale) e, in seguito, il prolungamento del Molo di Levante di circa 140 metri.
Quest’opera fa parte di un «poderoso programma di potenziamento infrastrutturale del valore complessivo di 800 milioni di euro» che, a giudizio dell’ente, consentirà di «elevare in maniera significativa la funzionalità del bacino portuale di Barletta» e consentirà di ridurre l’apporto verso l’interno di sedimenti trasportati dalle correnti costiere.
Il commissario Leone parla di «un grande e impegnativo lavoro portato avanti con passione, competenza e determinazione dall’eccellente “equipaggio” dell’ente». Aggiungendo poi: «Con la firma del contratto, entriamo nel vivo: adesso si parte davvero, ma non abbassiamo la guardia circa l’attenzione alla sostenibilità degli interventi esecutivi previsti».