Assiterminal aumenta i soci: ormai quasi cento
È una galassia con 5mila addetti e 1,5 miliardi di fatturato

Tomaso Cognolato, numero uno di Assiterminal
GENOVA. Assiterminal cresce: a piccoli passi, ma cresce. E ora, nella presentazione del proprio identikit in cifre in occasione dell’assemblea annuale ordinaria può dire di avere un numero di imprese associate (94) che ormai sfiora quota cento. Sono distribuite in 34 porti del Bel Paese, hanno un totale di 5.300 addetti e, dal punto di vista della potenza economica di fuoco, vantano un fatturato complessivo che giunge a un passo dalla soglia del miliardo e mezzo di euro.
Il presidente Tomaso Cognolato può dirsi «molto soddisfatto del lavoro svolto»: rafforzata la struttura associativa, ampliata la capacità di rappresentanza, consolidato il dialogo con le istituzioni. Ma è proprio il riferimento ai numeri che gli dà il destro per dire che «la costante crescita del numero delle imprese aderenti è la prova tangibile della fiducia che il settore ripone in Assiterminal, che oggi è sempre più riconosciuta come interlocutore credibile e propositivo».
A tutto questo va aggiunta quella che la nota a fine lavori definisce «la positiva situazione finanziaria dell’associazione». Da leggere in tandem – è stato detto – con il rafforzamento dell’assetto organizzativo, l’incremento dei servizi e il miglioramento dell’efficacia della comunicazione e del posizionamento istituzionale.
Nel corso dell’assemblea si sono analizzate le novità relative al contratto collettivo, «in particolare – viene ribadito – alla nuova disciplina del contratto di apprendistato». È un provvedimento che Assiterminal ha fortemente sostenuto: ora ne parla come «un’opportunità strategica per il settore», poiché favorisce l’inserimento di giovani in formazione e promuove sinergie con Its, scuole secondarie e altri enti attivi nel mercato del lavoro.
Occhi puntati anche sulla recente delibera dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti (Art), che di fatto ha scombussolato parecchie cose all’interno degli equilibri che regnano nei porti: in mancanza di novità da parte della politica sul fronte delle regole, è stata l’Autorità regolatoria a prendersi la briga di dare uno scossone per mettere qualche paletto su concessioni, mix di traffici ammissibili, possibilità di scostamento massimo dai piani in base ai quali si è ottenuta la concessione, solo per citare qualche aspetto. Assiterminal ha sottolineato «l’urgenza di un’azione condivisa» a livello di comunità portuale così da «fare chiarezza sugli ambiti regolatori del comparto». Fra l’altro, sono spuntate «proposte di intervento normativo da promuovere nell’ambito della conversione del Decreto Infrastrutture» ed è stato approfondito il potenziale del prossimo bando “Log-In Business” («offrirà importanti opportunità di evoluzione digitale per i terminalisti, frutto di un lungo lavoro di confronto con il ministero delle infrastrutture e trasporti»).

Edoardo Rixi, viceministro delle infrastrutture e dei trasporti
Ai lavori ha preso parte il viceministro Edoardo Rixi e il presidente della Commissione Trasporti della Camera, Salvatore Deidda.
In chiusura, sono stati messi a punto gli ultimi dettagli dell’evento pubblico dal titolo “I porti: spina dorsale d’Italia”: appuntamento a Roma il 19 giugno nella sede di Unioncamere. Parteciperanno il ministro per le politiche del mare Nello Musumeci e il viceministro Edoardo Rixi.