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CIFRE E STATISTICHE

L’identikit del porto di Livorno sotto la lente di Ossermare

Porto di Livorno: sulla destra, la Darsena Toscana e al centro la quattrocentesca Torre del Marzocco

È appena stata pubblicata una interessante analisi a cura del Centro Studi Fedespedi per l’Osservatorio Nazionale sull’Economia del Mare (Ossermare) sui flussi commerciali e dimensione economica dei terminal in alcuni porti italiani. Qui di seguito troverete tutto quanto riguarda il nostro porto di Livorno:

Il porto di Livorno (appartenente al Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale) è un tipico porto multipurpose, ossia un porto dove viene movimentata una grande varietà di tipologie merceologiche dalle rinfuse liquide a quelle secche, al general cargo, alle auto, alla cellulosa diretta alle cartiere della Lucchesia.

Livorno è anche il porto italiano per volumi di unità ro-ro movimentate e uno dei principali scali traghetti italiano (escludendo i porti sullo Stretto di Messina). È infatti punto di partenza/arrivo delle linee ferry per Sardegna, Corsica e per le isole dell’arcipelago toscano.

Per quanto riguarda le rinfuse liquide, le principali sono rappresentate dal petrolio greggio e prodotti raffinati, i cui volumi sono però in rapida flessione a causa della riconversione della raffineria Eni di Livorno, cui erano destinati, nella produzione di biocombustibili.

Livorno si caratterizza anche per le attività legate alla movimentazione delle auto nuove (che una volta sbarcate, vengono trasferite agli autoparchi prossimi alla città e da lì, con bisarche, distribuite ai vari concessionari della Penisola) e dei prodotti forestali in break bulk (circa due milioni di tonnellate) di cui Livorno è leader nazionale.

Sviluppa inoltre un discreto traffico ferroviario (3mila treni/anno), con una quota “ferroviaria” del 19% dei teu in entrata/uscita dal porto. Il completamento dello scavalco ferroviario delle linea tirrenica permetterà il collegamento diretto delle banchine del porto con il retroporto e l’ampliamento delle sagome delle gallerie sulla Firenze-Bologna, rendendo possibile lo sviluppo della modalità ferroviaria nei prossimi anni.

Livorno si colloca al 180° posto, per grado di connessione con rete mondiale dei servizi container, misurato dal Port Liner Shipping Connectivity Index (Plcsi).

Le statistiche dell’Authoroty livornese (in migliaia di tonnellate, in modo suddiviso per tipologia di traffico

La ripartizione geografica (in quantità) delle aree di provenienza delle merci che scalano Livorno è caratterizzata da:

  • una forte presenza del traffico nazionale legato soprattutto alle attività ro-ro con la Sardegna;
  • strette relazioni (container) con i paesi del Nord America (Servizi Ta10/Al7, Mca, Medusec, Mcs) e Centro Sud America (Mse).

Anche i rapporti con i paesi della Unione Europea e del Nord Africa dipendono in buona parte dai traffici container, in particolare dalle connessioni con i porti di transhipment spagnoli e marocchini (es. Algeciras, Tangeri). In forte aumento negli ultimi anni il traffico crocieristico, che nel 2024 ha superato le 800mila unità.

Queste le infografiche di Ossermare che mostrano l’identikit del porto di Livorno

Pubblicato il
2 Luglio 2025
di ANGELO ROMA

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