Cantieri di Pisa, concluso in anticipo il “refit” di due superyacht
Già a quota 30 le unità consegnate nella prima parte dell’anno
PISA. Un sailing yacht in acciaio di 43 metri, progettato e realizzato da Perini Navi nel 2000, e un motoryacht di 41 metri, costruito nei Paesi Bassi da Feadship nel 1981, sono stati riconsegnati ai loro armatori in anticipo rispetto ai tempi previsti. Ne dà l’annuncio con giustificato orgoglio la divisione refit di Cantieri di Pisa, segnalando che «con questi due superyacht arrivano a 30 le unità consegnate nel 2025 per una lunghezza totale di oltre 1.500 metri».
A ciò si aggiunga che «a breve saranno consegnati ancora 10 yacht dei più diversi brand, tipologia e dimensioni, a conferma delle grandi capacità e know-how del cantiere, che ha a disposizione per il refit – viene spiegato – «una superficie di 24mila metri quadrati, quasi trenta dipendenti, oltre a svariate decine di professionisti per ogni singolo progetto, che portano a un indotto di forza lavoro tra le 200 e le 300 persone»; tra i macchinari a disposizione del team, «un carrello e un travel lift da 300 tonnellate ciascuno».
Cantieri di Pisa è dal 2021 di proprietà di Enrico Gennasio, che l’ha rilanciato. Ma questa realtà imprenditoriale ha una storia che proprio adesso festeggia i suoi primi ottant’anni di vita: era stata fondata nel ‘45 a Limite sull’Arno, già però nel ’56 aveva scelto di trasferirsi sulla Darsena Pisana, lungo il Canale dei Navicelli, dove si trova ancora oggi la sua sede. La fama internazionale arriva negli anni ‘70 grazie a una produzione che, come dicono dal quartier generale del cantiere, «rivoluziona il mercato nautico, soprattutto con la serie Akhir, il cui primo modello, lanciato nel 1970, diventa il simbolo del cantiere grazie anche alla collaborazione con Pierluigi Spadolini». Più di settecento gli yacht realizzati dal 1945 al 2012.
Il superyacht di Perini, gestito dall’agenzia monegasca Simonazzi Yachts, – viene fatto rilevare – ha rappresentato «un’importante sfida per il cantiere, date le dimensioni e la tipologia della barca». Dopo essere stato disalberato per essere accolto nel Canale dei Navicelli, è stato oggetto di «alcune lavorazioni invasive, come la riverniciatura completa, che ha riguardato l’intera struttura della barca, alberi compresi». Gli interventi si sono poi conclusi con «il rinnovo della Classe»: la barca è ora nelle mani del suo armatore pronta per navigare nel Mediterraneo.
Sul 41 metri di Feadship – questa è la sottolineatura che arriva dall’azienda – sono stati operati «interventi di ripristino sullo scafo in metallo e altri di rinnovamento delle attrezzature di bordo a partire dalla sostituzione degli stabilizzatori che oggi sono ad attuazione elettrica». Il refitting di questo yacht portato dalla società di Viareggio Vannucci Group Agenzie Marittime ha dato alla barca nuovi splendori: pronta all’uso per la stagione nel Mediterraneo «anche in charter», viene segnalato. Il refit è stato suddiviso in due parti in accordo con l’armatore – la prima tecnica e la seconda estetica – e si sono concluse con il rinnovo della Classe.