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MENO INQUINAMENTO

Elettricità da terra alle navi, nel 2026 tutto pronto per il via a Livorno

Authority: lavori in linea con i tempi previsti anche a Piombino e a Portoferraio

Lo scavo del cavidotto per la posa dei cavi elettrici a servizio dell’elettrificazione delle banchine nel porto di Livorno

LIVORNO. Buona parte degli scavi per posare i cavidotti tanto nell’area passeggeri che in quella dei container sono già stati realizzati. È un tassello  fondamentale del mosaico che dovrà portare Livorno ad avere un sistema per fornire alle navi l’energia elettrica dalle banchine (“cold ironing”), consentendo cioè di evitare di esser costretti a tenere accessi i motori per far funzionare gli apparati di bordo. Ne dà notizia l’Authority livornese di Palazzo Rosciano guidata dal commissario straordinario Davide Gariglio, segnalando che «procedono speditamente i lavori di realizzazione dei sistemi di “cold ironing” a Livorno, Piombino e Portoferraio»: sono stati «affidati a dicembre 2023 dopo gara al Consorzio Integra». Sul tavolo c’è un finanziamento complessivo di «77,5 milioni di euro provenienti dal Pnrr e dal relativo Fondo complementare».

Secondo quanto riferisce l’istituzione portuale, nello scalo labronico si punta a realizzare una sottostazione all’interno dell’area Enel dell’ex centrale del Marzocco in tandem con tre cabine di conversione a servizio rispettivamente dei passeggeri (comprese le crociere) e container: la prima, da ubicare «all’interno degli attuali silos»; la seconda, da posizionare «nell’area destinata al futuro terminal crociere in prossimità della Calata Alto Fondale»; l’ultima, nella zona della Darsena Toscana.

A ciò si aggiunga – avverte l’ente di governo della portualità di Livorno e Piombino, isole comprese, che «sono inoltre partiti i lavori di trivellazione orizzontale controllata del sottosuolo per la posa dei cavidotti nei pressi del ponte girevole nella zona della Fortezza Vecchia e sul Canale dei Navicelli»: nel primo caso i lavori sono stati ultimati, nel secondo l’intervento è ancora in corso. Avviati anche gli interventi per la «realizzazione delle cabine di conversione sulla Calata Sgarallino e in Darsena Toscana», come viene precisato da Palazzo Rosciano.

È da sottolineare poi che «anche nel porto di Piombino sono stati di fatto realizzati e quasi completamente terminati i percorsi in scavo con la posa dei cavidotti ed è stata completata la fondazione per la cabina di conversione».

L’Authority riferisce che lo stesso risultato è stato raggiunto lo scalo portuale elbano: lì sono «al momento in corso sia la posa dei cavi che i lavori di costruzione la cabina di conversione».

Davide Gariglio si è insediato a Palazzo Rosciano come commissario straordinario il 14 giugno scorso

C’è da ricordare che, grazie all’ingegner Giovanni Motta, a quel tempo dirigente dell’Authority, Livorno è stato un porto che ha anticipato di dieci anni l’attenzione al bisogno di risolvere il problema dell’inquinamento delle navi durante le soste in porto. Alla Calata Sgarallino era stato realizzato già molti anni fa un impianto sperimentale per riuscire ad agganciare le navi a una fornitura di elettricità da terra così da poter spegnere i motori. Sfortunatamente, quella capacità anticipatrice ha avuto difficoltà a trovare navi con apparati elettrici in grado di allacciarsi all’impianto di terra. Troppo avanti, insomma: al punto che il collaudo slittò più volte perché non si trovava una nave adatta a connettersi all’impianto di banchina, una sorta di enorme prolunga con una maxi-spina.

 

«Dalla consegna dei lavori, avvenuta nell’ultimo trimestre 2023, le ditte appaltatrici e gli uffici tecnici della Port Authority, che ringrazio per il fattivo impegno, si sono dati da fare per rispettare il cronoprogramma», dice il commissario Gariglio. «Se tutto dovesse procedere come previsto, tra poco più di un anno i porti di Piombino e Portoferraio e, a seguire, quello di Livorno saranno attrezzati per alimentare la sosta delle navi a banchina», queste le sue parole.

Gariglio non manca di sottolineare «l’importanza strategica di un lavoro che sino ad oggi ha raggiunto risultati tanto apprezzabili da essere stati meritoriamente sottolineati da Transport & Environment (T&E), una importante organizzazione europea per la decarbonizzazione dei trasporti». A cosa si fa riferimento? In base ai dati forniti da Dnv, T&E ha pubblicato uno studio in cui ha fatto il punto della situazione sullo stato di avanzamento dei diversi progetti in corso per l’elettrificazione delle banchine di 31 porti europei. «Dall’analisi di T&E emerge come il porto di Livorno sia a livello europeo uno dei pochi ad aver installato o appaltato più della metà dei lavori di realizzazione degli impianti di “cold ironing”: è un apprezzamento che, lungi dall’ingenerare appagamento per gli obiettivi raggiunti, rappresenta per questa Autorità Portuale un ulteriore stimolo a proseguire con ancora maggiore determinazione verso il raggiungimento del traguardo finale».

Un altro tratto del cavidotto realizzato per fornire energia elettrica alla navi da terra

Pubblicato il
22 Luglio 2025

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