VisioNing, la startup che trasforma le acque reflue agroindustriali
Pronta al decollo dopo il primo round di finanziamento

Simone Guzzetti e Ermelinda Falletta
MILANO. VisioNing è una impresa nata dalla costola dell’Università di Milano come spinoff che si occupa di tecnologie ad alto impatto di trasformazione: in questo caso la startup punta su una sua tecnologia proprietaria per il trattamento e la valorizzazione delle acque reflue agroindustriali. Per far decollare il progetto ha affrontato una fase di ricerca dei primi finanziamenti iniziali e ha concluso un “round seed” da un milione di euro con il supporto di Farming Future, il polo nazionale di trasferimento tecnologico dell’Agrifood Tech promosso da Cdp Venture Capital Sgr in collaborazione con ToSeed & Partners. Partecipa all’operazione anche il Fondo di Co-Investimento Mise – mediante le risorse dedicate all’imprenditoria femminile, istituito da Cdp Venture Capital Sgr.
Contestualmente all’aumento di capitale, Simone Guzzetti – second time founder con già alle spalle la “exit” di Bloovery – è stato nominato amministratore delegato, con l’obiettivo di guidare VisioNing nella fase di approccio al mercato e l’espansione industriale.
Il piano – viene fatto rilevare – prevede l’ingegnerizzazione e il lancio commerciale del primo prototipo, già operativo in un birrificio agricolo, e l’attivazione già nel 2025 di ulteriori tre progetti pilota in diverse filiere agroindustriali strategiche.
«Questo investimento rappresenta un segnale forte di fiducia nella nostra visione e nelle potenzialità di impatto della nostra tecnologia», commenta Ermelinda Falletta, co-fondatrice e direttore tecnico di VisioNing. «Il nostro sistema – afferma – rende possibile una depurazione efficiente e il recupero di nutrienti preziosi abilitando modelli di economia circolare, grazie al lavoro di un team affiatato che unisce competenze scientifiche e ingegneristiche».
Claudia Pingue, responsabile del Fondo Technology Transfer di Cdp Venture Capital, aggiunge: «VisioNing unisce ricerca accademica d’eccellenza e potenziale di applicazione industriale concreto, in linea con la nostra missione di valorizzare le tecnologie più promettenti nel panorama italiano».