Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti
APPALTI

Ancona, parte l’ammodernamento della banchina 23

Sarà adeguata ai carichi delle moderne gru semoventi

ANCONA. La banchina 23 del porto di Ancona sarà al centro di un intervento di consolidamento e di riparazione con l’obiettivo di «migliorarne le potenzialità di utilizzo per il traffico marittimo commerciale»: è un adeguamento strutturale che l’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale ha messo in preventivo con un appalto aggiudicato per un importo di 11,8 milioni di euro a un pool di imprese del quale fanno parte Fincantieri Infrastructure Opere Marittime, Fincosit, Impresa costruzioni Mentucci Aldo ed Eurobuilding. I lavori sono stati consegnati oggi, mercoledì 23 luglio: durata prevista un anno e mezzo.

Saranno smontate le rotaie su cui operano le gru e i binari ferroviari saranno riposizionati, è previsto il consolidamento della struttura a celle della banchina lunga 265 metri e del piazzale retrostante, sarà rifatta la pavimentazione per circa 4mila metri quadrati, aggiungendo poi l’installazione di tutti gli arredi di banchina necessari all’ormeggio.

Grazie ai lavori la banchina – viene fatto rilevare – sarà adeguata ai carichi delle moderne gru semoventi e verrà mantenuta la predisposizione per l’eventuale installazione di gru fisse. L’Authority marchigiana spiega che in virtù di tale intervento saranno «valorizzate le potenzialità dell’intermodalità nello scalo dorico grazie alla presenza dei binari ferroviari che consentono il trasporto delle merci fino a ciglio banchina».

È da aggiungere che la banchina 23, secondi quanto riferisce l’istituzione portuale del mare Adriatico centrale, sarà dotata della predisposizione all’elettrificazione e sarà interessata dal progetto di dragaggio del bacino portuale che coinvolgerà la darsena commerciale con un investimento complessivo di 18,7 milioni di euro: di questo appalto l’Autorità di sistema portuale ha appena pubblicato il bando di gara. In preparazione dell’intervento di consolidamento della banchina 23, sono state demolite le gru portainer presenti, Badoni e Paceco, non più utilizzate.

Il rinnovamento della banchina 23 viene indicato dall’Authority come «parte del progetto di modernizzazione delle infrastrutture dello scalo dorico che l’Autorità di sistema portuale sta portando avanti». È all’interno di questo orizzonte che si è puntato alla rinascita della banchina 22, alla costruzione in corso della 27, alla realizzazione della nuova pavimentazione delle banchine 19, 20 e 21 così come al rinnovo della banchina 13, già tornata operativa.

«Stiamo investendo per un continuo rinnovamento delle infrastrutture portuali», dice Vincenzo Garofalo, presidente dell’Autorità di sistema portuale del mar Adriatico centrale: si punta a «migliorare le potenzialità del porto di Ancona, per cogliere i cambiamenti del mercato internazionale attraendo nuovi traffici marittimi e creare nuove opportunità di sviluppo per l’economia blu e del territorio».

Pubblicato il
24 Luglio 2025

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio