Mini-bond, la Regione Toscana dà una mano alle piccole imprese
Giani e Marras: il 50% delle spese di emissione (e tutti i costi di garanzia)
FIRENZE. In aiuto alle piccole e medie imprese toscane con un sostegno concreto nell’emissione di titoli di debito (come i minibond): la Regione Toscana promette «un contributo per coprire le spese legate all’emissione» per dare una mano alle aziende che puntano a «raccogliere risorse finanziare da investire in beni materiali e immateriali (macchinari, tecnologie, brevetti, software, ecc.)». È un provvedimento con cui la Regione Toscana mette nero su bianco la delibera che definisce «i criteri e gli indirizzi per l’attivazione di interventi per il sostegno all’emissione di titoli obbligazionari e titoli di debito finalizzati alla realizzazione di progetti di investimento».
La misura è «finanziata in prospettiva fino a 5 milioni» e prevede una sovvenzione «fino al 50% delle spese di emissione, con un tetto massimo di 20mila euro», oltre a «una copertura totale delle commissioni di garanzia, fino a 30mila euro, grazie all’utilizzo del Fondo di garanzia regionale». Cosa può rientrare fra le spese ammissibili? Ad esempio, si tratta – viene messo in evidenza – di consulenze specialistiche, costi per il “business plan”, “due diligence”, “rating”, spese notarili e legali legate all’emissione dei titoli.
«I minibond rappresentano un’opportunità concreta per rafforzare la struttura finanziaria delle aziende che vogliono investire nel proprio futuro», tengono a sottolineare il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, e l’assessore regionale Leonardo Marras, che nella squadra di Giani ha in mano le deleghe all’economia e al turismo: «Sostenere le spese di emissione e garantire l’accesso a queste forme di finanziamento significa aiutare le imprese toscane a innovare e svilupparsi in modo più autonomo e sostenibile».
Giani e Marras, presentando la delibera, rivendicano la scelta di voler «accompagnare le imprese in percorsi di crescita e innovazione, fornendo strumenti moderni e alternativi al credito bancario tradizionale». Aggiungendo poi: «È un passo avanti verso un’economia regionale più solida e competitiva», queste le parole di Giani e Marras, che rimarcano come «con questa azione confermiamo e rilanciamo il nostro impegno verso le piccole e medie imprese toscane».
L’accesso alla sovvenzione in c/commissione garanzia – viene spiegato – sarà possibile attraverso Confidi e intermediari finanziari autorizzati, che «saranno individuati tramite un avviso pubblico di manifestazione di interesse, in cui saranno specificate le condizioni economiche applicabili e gli impegni di trasparenza richiesti».