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GUARDIA COSTIERA

Capitanerie di porto, a Civitavecchia la festa delle 160 candeline

Tutti i numeri dell’attività, ecco i nomi di quanti sono stati premiati

Il comandante capitanerie ammiraglio ispettore capo Nicola Carlone

CIVITAVECCHIA. La cerimonia nazionale per celebrare il 160° “compleanno” del Corpo delle Capitanerie di porto Guardia Costiera ha ricordato che, in quel luglio 1865, in quella Firenze che era allora capitale d’Italia, il re Vittorio Emanuele II ha firmato il regio decreto n. 2438 che ha istituito il Corpo che da lì in poi si sarebbe occupato «della salvaguardia della vita umana in mare, della sicurezza della navigazione e della tutela dell’ambiente marino, rappresentando un volano di crescita per l’economia nazionale», comì’è stato spiegato presentando il senso dell’iniziativa.

Secondo quanto illustrato in sede di presentazione dell’evento, la cerimonia ha rappresentato il culmine di un percorso celebrativo itinerante che ha toccato simbolicamente tutta l’Italia: da Firenze a Torino, da Roma a Rimini, da Taormina a Civitavecchia («con eventi culturali, sportivi, solidali e divulgativi, pensati per raccontare la storia e i valori della Guardia Costiera, soprattutto alle nuove generazioni»).

Il Forte Michelangelo di Civitavecchia

L’evento si è tenuto nel Forte Michelangelo di Civitavecchia ed è stato l’occasione per inaugurare il nuovo Centro storico culturale delle Capitanerie di porto proprio all’interno del fortilizio. Il centro – è stato sottolineato – è risultato «completamente riallestito per i 160 anni del Corpo»: resterà aperto al pubblico per tutto il 2025; offrirà «un percorso immersivo e multimediale pensato per raccontare in modo coinvolgente la storia, i valori e l’identità della Guardia Costiera e della storia marittima d’Italia».

Alla celebrazione per il 160° hanno partecipato, oltre al comandante generale delle Capitanerie ammiraglio ispettore capo Nicola Carlone, le più alte cariche civili e militari dello Stato: tra loro il presidente della Camera, Lorenzo Fontana; il vicepresidente del consiglio Matteo Salvini, il ministro per la disabilità Alessandra Locatelli, il sottosegretario alla difesa  Matteo Perego di Cremnago e il capo di stato maggiore della Marina Militare ammiraglio di squadra Enrico Credendino, la vicepresidente del Senato Licia Ronzulli, il sindaco di Civitavecchia Marco Piendibene.

Il 160° anniversario del Corpo delle Capitanerie di porto Guardia Costiera

Un momento di particolare solennità ha contrassegnato il conferimento delle onorificenze allo stendardo delle Unità navali della Guardia Costiera e al personale del Corpo, «in riconoscimento – è stato detto – del coraggio, della professionalità e dello spirito di servizio dimostrati». Tra i premiati, militari che si sono distinti in attività operative e di soccorso sia durante che fuori il servizio, in contesti di emergenza nonché protagonisti di gesti eroici. Tra i riconoscimenti, quelli per gli interventi svolti durante l’alluvione in Emilia-Romagna nel 2023 e le operazioni di salvataggio in occasione dei gravi accadimenti atmosferici avvenuti a Rapallo nel 2018. Si tratta di medaglie al merito di Marina, al valore e al merito civile e attestati di pubblica benemerenza – viene fatto rilevare – hanno testimoniato «il valore di un’istituzione che pone al centro il servizio e il sostegno alla collettività»: in tale occasione il comandante generale ammiraglio Carlone è stato insignito della medaglia d’oro di prima classe in materia ambientale, per l’attività svolta a tutela dell’ambiente marino.

È da aggiungere che un folto pubblico ha affollato il “Villaggio Guardia Costiera” allestito sul lungomare di Civitavecchia dal 19 al 22 luglio: i visitatori hanno potuto approfondire i molteplici compiti istituzionali della Guardia Costiera (dalla ricerca e soccorso in mare, alla tutela dell’ambiente marino, fino alla sicurezza della navigazione) attraverso stand informativi, dimostrazioni operative, simulazioni interattive e incontri diretti con il personale specializzato.

In porto, hanno fatto da cornice all’evento celebrativo Nave Dattilo, Nave Aringhieri e l’imbarcazione a vela Gipsea, in rappresentanza della componente navale della Guardia Costiera. A completare lo scenario operativo, anche un elicottero Nemo Aw139, simbolo della componente aerea della Guardia Costiera, e la nave Cigala Fulgosi della Marina Militare.

I numeri delle Capitanerie di porto Guardia Costiera

Stiamo parlando di una istituzione composta da 11mila donne e uomini distribuiti in più di 280 comandi territoriali, mediante i quali, con l’ausilio della componente aeronavale e di professionalità specialistiche, esercitano le proprie molteplici attribuzioni sul mare, lungo le coste del Paese e sui laghi maggiori italiani.

Al Corpo – viene spiegato – sono storicamente affidate «la disciplina e la vigilanza su tutte le attività marittime e portuali relative agli usi civili e produttivi del mare»: compito primario è «la salvaguardia della vita umana in mare, un servizio che si traduce in operazioni di ricerca e soccorso, con circa 30mila persone salvate lo scorso anno e oltre 9mila persone salvate nei primi sei mesi del 2025.

La Guardia Costiera garantisce inoltre la sicurezza della navigazione e del trasporto marittimo: ogni giorno «più di 25.000 navi – queste le parole del report – vengono monitorate grazie ai sistemi tecnologici di monitoraggio del traffico marittimo in uso alla Guardia Costiera (come la piattaforma Pelagus)». Sono 1.500 le navi ispezionate nel 2024 (e 760 nei primi sei mesi di quest’anno) nell’ambito dell’attività di Port State Control per la verifica del rispetto dei requisiti di sicurezza da parte delle navi straniere giunte nei porti italiani. Da aggiungere: «oltre 7.300 i certificati di sicurezza rilasciati nel 2024 (e 2.900 nella prima metà del 2025) al naviglio nazionale» con «364 ispezioni nel 2024 (e 70 nel primo semestre del 2025) effettuate presso gli impianti portuali per verificare il rispetto delle normative di “maritime security”».

Oltre 132mila, invece, risultano le pratiche di arrivo e partenza delle navi gestite digitalmente lo scorso anno, alle quali vanno aggiunte le circa 70mila da gennaio a giugno scorso, grazie al sistema Pmis in uso alla Guardia Costiera.

Altre priorità è la tutela dell’ambiente marino e costiero: più di 140mila controlli sono stato effettuati nel 2024 (e 57mila nella prima metà di quest’anno) in materia ambientale e per la vigilanza sulle “aree marine protette”, per «prevenire, monitorare e contrastare ogni minaccia ai delicati ecosistemi marini».

Un’altra importante attività – viene segnalato – è rappresentata dal «controllo dell’intera filiera della pesca». Attraverso un’attività di vigilanza e contrasto alla pesca illegale, la Guardia Costiera opera per «garantire una gestione sostenibile delle risorse marine, contribuendo a tutelare le tradizionali attività economiche degli operatori del settore da condotte illecite e dannose e in difesa degli stock ittici nazionali». Nel 2024 sono stati effettuati oltre 108mila controlli e ispezioni (più 44.000 nei primi sei mesi del 2025) in materia di pesca, con circa 825 tonnellate (e 240 nei primi sei mesi del 2025) di prodotto ittico irregolare sequestrato e oltre  9,6 milioni di euro di sanzioni erogate (da aggiungere i 3,6 milioni nella prima parte di quest’anno).

A queste, poi, vanno a sommarsi specifiche competenze di natura amministrativa nel settore marittimo, per cui le Capitanerie di porto – si afferma nel report –  operano come «un vero e proprio “sportello unico” per cittadini e operatori del mare, rappresentando un riferimento essenziale per la sicurezza e la regolamentazione delle attività marittime e portuali». Nel 2024 sono stati iscritti più di 6.600 nuovi marittimi (e 3.200 nei primi sei mesi del 2025) nelle matricole della gente di mare detenute dalle Capitanerie di porto. Bisogna aggiungere poi «circa 15.460 le patenti nautiche rilasciate (9mila nei primi sei mesi del 2025)».

I riconoscimenti

  • Medaglia commemorativa del Corpo italiano di soccorso dell’Ordine di Malta (Covid 19): per «onorare il personale del Corpo che ha svolto un ruolo nella lotta contro la pandemia con impegno e dedizione».
  • Medaglia commemorativa del Corpo italiano di soccorso dell’Ordine di Malta (Ucraina): quale «simbolo di solidarietà e supporto nei confronti del popolo ucraino e delle forze che hanno operato in prima linea», in nome dell’impegno del personale del Corpo in «assistenza umanitaria, soccorso e protezione in situazioni di crisi».
  • Attestato di pubblica benemerenza di protezione civile al Corpo delle Capitanerie di porto: per «l’encomiabile attività collettiva profusa in occasione di eventi emergenziali».
  • Medaglia d’oro al valor civile al 1 ° Lgt. Aniello Fiorito (ora in congedo): libero dal servizio, ha salvato un uomo che si era sdraiato sui binari per togliersi la vita afferrandolo e portandolo al sicuro poco prima del passaggio del treno.
  • Medaglia d’argento al merito di Marina al C° 2^ Cl Marco Elia Di Maura: durante l’alluvione della Romagna come soccorritore aereo calando il verricello ha portato in salvo numerose persone sui tetti, balconi e finestre delle case allagate.
  • Medaglia di bronzo al merito di Marina a Sc. Aiu Daniele Paracolli, Sc Aiu. Desiderio Marullo, Sc 1^ Cl Vitantonio Calabrese, Com. 1^ Cl Nicola Netti: durante l’alluvione della Romagna si sono prodigati a Faenza per prestare soccorso benché travolti dallo straripamento del fiume Lamone, salvando un uomo in balia dell’inondazione.
  • Medaglia d’oro al merito civile a Sc 1^ Cl Alessandra Facelli: graduato libero dal servizio, si tuffa nel mare agitato per salvare un bagnante nel mare agitato.
  • Medaglia d’argento al merito civile a 1° M.llo Gilberto Mastronuzzi: mentre transita con la proptia auto su un cavalcavia si accorge di una donna che sta per suicidarsi, si ferma per cercare di convincerla a desistere e, poiché ogni dissuasione va a vuoto, riesce a metterla in salvo approfittando di un attimo di distrazione di lei.
  • Medaglia d’argento al merito civile a Sc. 2^ Cl Gennaro Sorrentino: salva un anziano rimasto bloccato all’interno di un appartamento in fiamme.
  • Medaglia di bronzo al merito civile al 1° M.llo Vincenzo Orlando: durante una ondata di maltempo sulla costa ligure riesce insieme ad altri colleghi a trarre in salvo 22 marittimi rimasti bloccati nelle imbarcazioni, alcuni in grave stato di ipotermia.
  • Medaglia d’oro di prima classe in materia ambientale all’amm. isp. capo (Cp) Nicola Carlone: nell’attività in campo ambientale marino, si è distinto in molteplici articolate attività di polizia giudiziaria poste alla ribalta delle cronache nazionali.
Pubblicato il
25 Luglio 2025

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