Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

I vertici delle forze armate in “conclave” per parlare del futuro della difesa

 Carmine Masiello, capo di stato maggiore dell’Esercito

ROMA. Si intitola “Defence Summit 2025” ed è l’evento messo in calendario per settembre dal quotidiano confindustriale “Sole 24 Ore” per parlare del futuro della difesa e della sicurezza del nostro Paese. Appuntamento a Roma mercoledì 11 settembre: chissà se è un caso che la data cada nel giorno dell’anniversario numero 24 dell’attentato delle Torri Gemelle. A partire dalle ore 9,30 all’Auditorium Parco della Musica (e in diretta streaming sul sito dedicato) si discuterà non solo del «momento di forte instabilità geopolitica» e dell’«aumento degli investimenti della Nato nel settore», ma anche e forse soprattutto si approfondirà anche quel che significa la scelta dei Paesi aderenti alla Nato di far salire fino al 5% del Pil le spese per la difesa. In Italia equivale – viene spiegato – a «passare dagli attuali 45 miliardi a 145 miliardi nei prossimi dieci anni»: ma come e dove andranno investite queste risorse? E quali saranno le ricadute non solo in termini di sicurezza, ma anche a livello industriale e lavorativo?

Protagonisti dell’evento saranno i massimi rappresentanti delle istituzioni, delle forze armate e delle imprese. Gli organizzatori informano che all’evento hanno già dato l’adesione i generali Luciano Portolano (capo di stato maggiore della Difesa) e Antonio Conserva (capo di stato maggiore dell’Aeronautica Militare) e Carmine Masiello (capo di stato maggiore dell’Esercito) e gli ammiragli Enrico Credendino (capo di stato maggiore della Marina Militare) e Nicola Carlone (comandante generale del Corpo delle Capitanerie di Porto Guardia Costiera).

L’ammiraglio Enrico Credendino

Pubblicato il
29 Luglio 2025

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio