L’Arno navigabile per i turisti: arriva l’ok della Regione
Giani: ben venga, ma a patto che l’ambiente sia salvaguardato
FIRENZE. La Regione Toscana ha deciso di dare semaforo verde alla proposta di rendere navigabile a fini turistici il tratto finale del fiume Arno: l’ha fatto però – si fa rilevare – esprimendo «raccomandazioni volte a tutelare l’area attraversata dal fiume, situata per ampia parte all’interno dal Parco regionale di San Rossore, Migliarino e Massaciuccoli». Il parere favorevole della giunta regionale è relativo alla compatibilità ambientale del progetto denominato “Opere idrauliche di sistemazione della via navigabile sul fiume Arno nel tratto compreso tra la foce e la città di Pisa”: l’ha proposto il Comune di Pisa e attualmente è in fase di valutazione di impatto ambientale (Via) da parte del ministero dell’ambiente. La giunta regionale tiene a precisare che nel parere si è tenuto conto non solo del lavoro degli uffici regionali ma anche di quanto è stato messo in evidenza da soggetti come l’Ente Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli, l’Arpat, l’Asl, l’Autorità di bacino, l’Anas, l’azienda ferroviaria Rfi (gruppo Fs) e il Genio Civile.
La nuova via fluviale – viene spiegato – è lunga 18 chilometri: la realizzazione comporterebbe «la rimozione di parte dei sedimenti in alveo e il posizionamento di galleggianti e di una segnaletica adeguata a garantire la sicurezza della navigazione».
È da segnalare che fra le raccomandazioni alle quali è subordinato il parere favorevole della Regione Toscana figurano indicazioni relative alla «necessità di un accurato monitoraggio delle attività in alveo» e una «forte attenzione alla sostenibilità di quanto verrà realizzato e organizzato, tenendo conto della flora e della fauna che caratterizzano il Parco, ma anche degli eventuali rumori e del rispetto di aria, acqua e suolo».
Da parte della Regione Toscana sono state previste alcune indicazioni:
- l’affidamento dei servizi di trasporto turistico (es. battelli, minicrociere, circuiti turistici a tema, rent-boat o qualunque altro servizio fruibile presso gli approdi) dovrà essere «subordinato alla presentazione di una specifica valutazione di impatto acustico, redatta tenendo conto di adeguati scenari previsionali di flussi turistici e veicolari». Qualora emergano criticità vicino a zone abitate o nei pressi delle aree naturalistiche protette, dovranno essere «previste e valutate specifiche azioni di mitigazione acustica».
- il regolamento di navigabilità che sarà predisposto dal Comune di Pisa dovrà contenere indicazioni: 1) la velocità massima di navigazione per i mezzi a motore non superiore a 4 nodi; 2) il divieto di navigabilità per le imbarcazioni con motore superiore agli 8 cv di potenza; 3) l’obbligo di iscrizione delle imbarcazioni in un apposito registro che sarà predisposto dal Comune in accordo con l’Ente Parco.
- nessuna attività di navigazione potrà essere autorizzata nelle ore notturne, in particolare tra le ore 22 e le ore 6.
Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, sottolinea di credere fortemente in questo progetto: «L’idea di rendere navigabile, in maniera ponderata e sostenibile, la parte finale dell’Arno, è coltivata da alcuni anni»: ben venga dunque che finalmente il progetto sia arrivato all’attenzione della valutazione d’impatto ambientale in sede ministeriale.
«Il tratto finale del fiume Arno si snoda attraverso territori di straordinaria bellezza – afferma Giani – e permette di ammirare da un punto di vista nuovo ed inconsueto un ampio tratto del Parco di Migliarino San Rossore Massaciuccoli, che è uno dei parchi regionali più amati, conosciuti e rilevanti anche dal punto di vista storico-culturale. Credo che questa nuova via fluviale abbia una forte potenzialità attrattiva per un tipo di turismo lento e sostenibile: a beneficio non solo della città di Pisa, ma di tutto il territorio circostante».
L’assessora regionale all’ambiente Monia Monni vede in questa delibera la “fotografia” dell’impegno della Regione Toscana per «uno sviluppo che coniughi crescita turistica e tutela dell’ambiente». Il parere favorevole espresso dalla giunta – afferma – è il frutto di «un’istruttoria approfondita e del confronto con enti e soggetti territoriali»: garantisce che il progetto di navigabilità dell’Arno nel tratto tra Pisa e la foce possa «svilupparsi nel pieno rispetto delle componenti ambientali, dal paesaggio alla fauna, dal suolo alle acque».
Monni spiega che è stato proposto al ministero dell’ambiente «l’inserimento di precise condizioni ambientali, che vanno dal monitoraggio degli ecosistemi alle misure per ridurre l’impatto delle attività di cantiere e di navigazione». Come? Ad esempio, promuovendo l’uso di imbarcazioni elettriche o a basso impatto. «È una scelta – sostiene – che valorizza il fiume come risorsa per la città e per il territorio, creando nuove opportunità turistiche e culturali, senza comprometterne l’equilibrio ambientale».