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ADRIATICO

I cereali trainano la crescita dei traffici nel porto di Ravenna

Oltre mezzo milione di tonnellate in più nei primi sei mesi dell'anno

Porto di Ravenna: una nave portacontainer a banchina. Molto buone le stime sull’andamento nel traffico container in luglio

RAVENNA. Schizza all’insù il grafico delle movimentazione di merci del settore agroalimentare nel porto di Ravenna nella prima metà di quest’anno: complessivamente  le derrate alimentari e prodotti agricoli ha raggiunto quota 2,9 milioni di tonnellate con un balzo del 21,1%. Sono i cereali a trainare la crescita non solo nell’agroalimentare ma proprio del dato complessivo dello scalo adriatico: basti pensare che da soli le oltre 511mila tonnellate di cereali in più coprono per intero l’aumento rilevante nell’agroalimentare e costituiscono la gran parte dell’incremento di traffico che complessivamente ha riguardato nel primo semestre 2025: 13,3 milioni di tonnellate sommando tutte le varie tipologie, con un aumento del 5,6% in rapporto allo stesso periodo di dodici mesi prima.

Sempre nel settore agroalimentare, è da notare che mentre sono risultati in diminuzione i traffici relativo a semi oleosi (meno 6,6%) e farine (meno 4,4%), gli oli animali e vegetali hanno messo in rilievo un incremento del 35,2%.

È da tener presente che, secondo i dati resi noti dall’Authority ravennate, l’andamento è ben diverso fra sbarchi e imbarchi: e non solo perché la merce in arrivo assomma a 11,6 milioni di tonnellate mentre quella in partenza non arriva a 1,7 tonnellate, ma anche perché la prima è risultata in aumento di sette punti percentuali e l’altra invece in calo di 2,7. Sostanzialmente in pari il numero di navi che hanno toccato le banchine ravennati: 1.285 nel primo semestre di quest’anno, 12 in più rispetto alla prima metà dell’anno precedente.

Da segnalare altresì, soprattutto come termometro dell’andamento dell’ “industria del mattone”, che fra gennaio e giugno i materiali da costruzione hanno fatto registrare un rialzo dell’8,9% rispetto all’analogo lasso di tempo del 2024. In particolare, l’istituzione portuale mette in evidenza le materie prime per la produzione di ceramiche del distretto di Sassuolo: quasi 2 milioni di tonnellate movimentate, cioè l’8,7% in più.

Sulla base dei primi dati rilevati sul Pcs, le stime relative al mese di luglio 2025 indicano una  movimentazione complessiva che dovrebbe attestarsi a quasi 2,4 milioni di tonnellate, «in crescita (più 4,8%) rispetto allo stesso mese dello scorso anno»: con un incremento particolarmente sensibile nei concimi (più 50,1%). Bene anche le indicazioni riguardanti i traffici container: più 24,0% in tonnellaggio, più 35,5% in teu. Una bella impennata, visto che nei primi sei mesi dell’anno l’incremento complessivo si era limitato al 3,5% in teu e al 4,3% in tonnellaggio.

Pubblicato il
18 Agosto 2025

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