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NELL’ERA DEI DAZI USA

La “diplomazia” portuale di Genova che strizza l’occhio al Quebec

Collaborazione nei traffici marittimi e nell’innovazione tecnologica

Da destra: Laurence Fouquette-L’Anglais, Matteo Paroli

GENOVA. In dialogo con l’altra faccia dell’Oltre Atlantico nell’era dei dazi americani che tanto preoccupano le imprese italiane: l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale ha accolto al massimo livello nella sede di Palazzo San Giorgio con il suo presidente Matteo Paroli la delegata del Québec in Italia, Laurence Fouquette-L’Anglais. «È stato per me un onore accogliere la delegazione del Québec», ha detto Paroli. Del resto, di fronte all’aggressività dei dazi imposti dagli Usa è naturale che il resto del Nord America cogliesse la palla al balzo per mettere in piedi una forte iniziativa diplomatica di rapporti amichevoli di mtua collaborazione, là dove Trump ha usato la logica del diktat.

L’obiettivo è evidente: mettere in risalto «la comune volontà – è stato detto – di rafforzare le relazioni tra il Québec e i “Ports of Genoa”, cioè gli scali dell’intero sistema portuale comprendente Genova, Prà, Savona e Vado, tanto sul versante economico sia sul piano storico e culturale».

Per Paroli è importante «ampliare i canali di collaborazione in un quadro economico complesso»: l’ha ribadito tenendo a sottolineare come «lo sviluppo degli scambi e delle relazioni possa contribuire a generare stabilità e crescita».

Da parte quebecchese – viene segnalato in una nota dell’Authority genovese – è stato messo l’accento sull’«attenzione verso lo sviluppo delle relazioni commerciali» e «l’interesse a individuare nell’Italia, e nei porti del mar Ligure Occidentale in particolare, un interlocutore di riferimento in Europa». È da aggiungere che è emersa «la disponibilità ad attivare collaborazioni nell’ambito dell’innovazione tecnologica, con la possibilità di condividere know-how e avviare progetti comuni a medio-lungo termine».

«L’incontro – queste le parole di Paroli – ha rappresentato un momento significativo di dialogo e collaborazione, che ci ha permesso di condividere prospettive comuni e di rafforzare ulteriormente i legami che uniscono i nostri Paesi: il Canada è per noi un partner di grande valore, con cui intendiamo sviluppare nuove sinergie, delineando ambiti di cooperazione coerenti con le competenze logistiche dei porti di Genova e Savona e con le specificità produttive del Québec».

Lo scopo, inutile dirlo, è quello di «generare nuove opportunità per gli operatori e i territori coinvolti, favorendo uno sviluppo equilibrato e duraturo del confronto bilaterale», dice il numero uno dell’istituzione portuale genovese. «L’Autorità di Sistema Portuale – aggiunge – è fortemente impegnata a proseguire su questa strada, anche attraverso uno scambio strutturato di esperienze nel campo dell’innovazione tecnologica,  a partire dalle applicazioni dell’intelligenza artificiale, con la prospettiva di rafforzare la competitività dei sistemi portuali e sostenere la crescita delle rispettive economie».

I rapporti commerciali con il Canada mostrano, secondo l’Osservatorio Economico del ministero degli esteri che il nostro Paese ha exportato verso il grande stato nordamericano (del quale il Québec fa parte) merci per un valore di 2,4 miliardi di euro nei primi cinque mesi di quest’anno, leggermente al di sotto (meno 1,5%) di quanto realizzato nell’analogo periodo dell’anno scorso. Va detto che già i dati dell’intero 2024 erano in calo di quasi tre punti rispetto al 2023 e il 2023 aveva visto un minimo segno “meno” a paragone del 2022. Buona parte dell’export italiano in Canada si concentra nei prodotti alimentari e bevande (quasi 1,4 miliardi) e nei macchinari (poco meno).

In direzione inversa, l’import italiano dal Canada ammontava nel 2024 a più di tre miliardi di euro. Con una forte impennata (più 62,8%) proprio lo scorso anno, ma i primi dati di quest’anno (aggiornati a maggio) indicano un arretramento. Quali prodotti? Soprattutto farmaci, ma anche prodotti dell’agricoltura e della pesca e merci del settore metallurgico.Detto dei ringraziamenti «per la calorosa accoglienza e per la qualità del nostro dialogo», la delegata Laurence Fouquette-L’Anglais l’ha sottolineato senza troppi giri di parole: «Il Québec guarda con grande interesse a questa cooperazione, convinto che il rafforzamento dei nostri legami porterà benefici concreti alle rispettive comunità e alle nostre economie». L’esatto contrario della strategia che, poco più a sud, la Casa Bianca sta dettando agli stati europei con l’imposizione dei dazi.

È «un momento di tensioni geopolitiche e di nuove sfide commerciali», ben venga – è stato detto – il rafforzamento delle sinergie con i nostri partner. «Le prospettive di collaborazione tra i porti di Genova e Savona e le realtà portuali del Québec in settori chiave come la logistica, la tecnologia, la sostenibilità e le applicazioni dell’intelligenza artificiale – afferma l’esponente quebecchese – aprono nuove opportunità per imprese e territori, contribuendo a una crescita resiliente e duratura. Allo stesso tempo, questa cooperazione rappresenta un’occasione per diversificare i mercati e favorire l’export, rafforzando la competitività dei nostri sistemi economici».

Vale la pena di segnalate che particolare rilievo è stato dato anche ai rapporti storici e culturali che legano Genova al Canada e al Québec radicati nelle vicende dell’emigrazione italiana del secolo scorso. In questo contesto, è stato condiviso «l’interesse a valorizzare congiuntamente il patrimonio del Cisei», il Centro Internazionale studi sull’emigrazione italiana (che proprio a Genova ha sede). Ad esso si aggiunga l’attenzione all’archivio genealogico degli italiani emigrati, quale «testimonianza di un legame che va oltre le relazioni economiche, estendendosi alla sfera sociale e culturale».

L’incontro era stato aperto con un tour in battello del porto di Genova: si è concluso – questo il comune intendimento delle parti – con «l’impegno reciproco a proseguire il dialogo in una prospettiva di rafforzamento delle relazioni bilaterali, anche attraverso l’organizzazione di ulteriori incontri tra istituzioni e comunità imprenditoriali e logistiche».

Pubblicato il
11 Settembre 2025

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