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BELGIO

In Erasmus non ci vanno solo gli studenti ma anche gli imprenditori

Hub.Brussels al fianco delle piccole aziende che puntano a internazionalizzarsi

Guglielmo Pisana, rappresentante della Regione di Bruxelles

MILANO. Quasi un periodo di Erasmus a Bruxelles: anzi, senza il “quasi”. Riguarda i giovani imprenditori e lo scopo è in certo qual modo analogo a quello di tanti studenti: entrare in contatto con un modo di fare diverso da quello al quale siamo abituati in Italia. Solo che in questo “Erasmus a misura di codice Ateco” non c’è da acquisire sintonia con programmi d’esame, metodi di studio e ordinamenti di facoltà di università estere bensì imparare a conoscere realtà imprenditoriali straniere e farne buon uso per riuscire a essere all’altezza della competizione in contesti internazionalizzati. L’idea la lancia hub.brussels: si tratta di una Agenzia Brussellese per l’Accompagnamento dell’Impresa.

L’Agenzia ha dalla sua una rete di filiali e corrispondenti in tutto il mondo. Compresa l’Italia: è presente con una sede a Milano. La trovate nella Brussels House, quartiere di Porta Nuova. In ballo servizi su misura «rivolti ad aziende, realtà imprenditoriali ed enti no-profit». L’attività in Italia viene presentata come bilaterale: in primo luogo, si rivolge alle imprese e alle associazioni italiane che «desiderano espandere il loro raggio di azione verso Bruxelles»; in second’ordine presta la propria opera in favore dell’accompagnamento di aziende dell’area della capitale belga che «desiderano investire in attività di vendita, produzione o distribuzione dei propri prodotti in Italia».

Al quartier generale dell’agenzia bruxellese la spiegano così: «L’accompagnamento di hub.brussels è rivolto:

  • ai giovani che intendono avviare un’impresa entro due anni («purché in possesso di un piano aziendale strutturato e coerente anche dal punto di vista finanziario»);
  • ai giovani che hanno già lanciato la propria attività («purché non siano sul mercato da più di 3 anni»).

Nota bene: viene precisato che «non ci sono limiti sul settore merceologico di riferimento, compatibilmente con l’offerta di Bruxelles». Da sapere anche che «il periodo di scambio può durare da uno a sei mesi».

Al pari dei programmi di Erasmus che hanno visto protagoniste generazioni di studenti, in questo caso è in preventivo l’opportunità di trasferirsi a Bruxelles. Scopo: «vivere la quotidianità della gestione aziendale e mettere alla prova le proprie capacità imprenditoriali affiancando professionisti o imprenditori già affermati che gestiscono piccole o medie imprese».

Al di là dell’impegno a «facilitare l’incontro tra domanda e offerta, snellendo intanto formalità e procedure burocratiche», hub.brussels si offre di «fornire un supporto personalizzato ai giovani che partecipano al programma con l’obiettivo di: 1) aprire la propria attività direttamente a Bruxelles; 2) di espandere il business già avviato in Italia con una seconda sede nella capitale europea».

È da mettere in risalto che «dall’analisi del business plan alla strategia, dalla ricerca dei finanziamenti alla scelta della location», hub.brussels accompagna «ogni fase del percorso imprenditoriale».

Guglielmo Pisana, rappresentante della Regione di Bruxelles in Italia, Malta e San Marino presso l’ambasciata del Belgio, sottolinea l’impegno di hub.brussels: va nella direzione di «sostenere le nuove generazioni di imprenditori». Lo fa offrendo «non solo un’opportunità formativa ma un vero e proprio percorso di crescita nel cuore dell’Europa: crediamo che la competitività delle piccole e medie imprese passi dalla capacità di aprirsi a reti internazionali».

L’iniziativa promossa da hub.brussels fa parte dell’ “Erasmus for Young Entrepreneurs”: è un progetto dell’Unione Europea che, secondo quanto viene riferito, «conta quasi 14mila scambi già realizzati, oltre 25mila nuovi imprenditori candidati, 15mila imprese ospitanti e 45 Paesi coinvolti». Con gli occhi puntati sulla valorizzazione delle competenze di una nuova leva di imprenditori in nome della internazionalizzazione delle piccole imprese.

Pubblicato il
12 Settembre 2025

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