Controlli sugli scontrini: in un caso su tre l’esercente non lo fa
Scovati quasi 150 lavoratori fuori regola, 17 imprenditori nei guai
LIVORNO. Un esercente su tre non fa lo scontrino: lo dice la Guardia di Finanza al termine della campagna di verifiche e accertamenti condotti nei mesi scorsi con «particolare attenzione al cosiddetto “distretto turistico-balneare” che impegna migliaia di lavoratori». In questo caso si tratta di «oltre 750 controlli tesi a verificare l’osservanza degli obblighi di rilascio di scontrini/ricevute fiscale» da parte dei commercianti: la percentuale di violazioni riscontrata è risultata attorno al 30%.
Ma c’è dell’altro: come detto, nelle attività di polizia economico-finanziaria «a tutela degli operatori economici onesti», nelle operazioni a tutela dei lavoratori è emerso che 146 persone non erano in regola con la normativa previdenziale: sono stati «verbalizzati 17 datori di lavoro per utilizzo di manodopera irregolare o in “nero”». A ciò si aggiungano i controlli sui distributori di benzina e gasolio: ne sono stati vagliati 15, sei sono risultati fuori regola «soprattutto in relazione alla mancata/corretta esposizione dei prezzi al pubblico: capita che il prezzo al litro pubblicizzato sui cartelloni esposti nelle adiacenze dei benzinai siano inferiori rispetto a quelli effettivamente praticati nelle colonnine».
Sono questi alcuni dei numeri messi nero su bianco nell’attività, coordinata dal comando provinciale labronico, che i finanzieri hanno condotto quest’estate nella provincia di Livorno, con «la costa toscana e le isole prese d’assalto da tanti vacanzieri».
È da aggiungere che, nel campo della contraffazione, della tutela del made in Italy e della sicurezza dei prodotti, sono stati «sequestrati oltre 418.000 articoli falsi, per un valore complessivo sul mercato di oltre 300mila euro». Soprattutto cosa? «I pezzi più richiesti – viene messo in evidenza – sono sicuramente le borse e le pochette dei più noti marchi del lusso nonché i giocattoli per i più piccoli».
Capitolo lotta allo spaccio di stupefacenti. In aggiunta alle attività di contrasto al narcotraffico internazionale effettuate in ambito portuale, – viene fatto rilevare – «oltre 100 sono gli interventi effettuati, con 22 denunce, 3 arresti e 95 segnalazioni alle Autorità Prefettizie competenti, nonché con il sequestro di oltre 2 kg tra cocaina, eroina, marijuana e hashish».