Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Così Bracchi decarbonizza

Nella foto: Un immagine dell’headquarter di Bergamo.

BERGAMO – Il mondo della logistica è vitale per l’economia moderna, nella quale le merci viaggiano con volumi e ritmi sempre crescenti. Il settore della supply chain è però tra i principali responsabili delle emissioni di gas serra e dei consumi di energia nel mondo. Per questo Bracchi, gigante della logistica con headquarter in provincia di Bergamo, ha deciso di dare una significativa svolta green alle proprie attività definendo il piano di decarbonizzazione aziendale 2024-2028.
L’accelerazione su questo fronte è partita dal dicembre dello scorso anno quando Argos Climate Action, primo fondo europeo di buyout “Grey to Green”, è entrata in Bracchi con una quota di maggioranza, nominando Paolo Scaroni (presidente di Enel e Ac Milan) alla sua presidenza e confermando Umberto Ferretti alla guida della società. Ferretti, da amministratore delegato, ha portato il fatturato consolidato nel 2023 a 202,1 milioni di euro (+7%) permettendo al gruppo per la prima volta nella sua storia di superare i duecento milioni di fatturato.

Il piano di decarbonizzazione di Bracchi in una prima fase avrà un orizzonte temporale di 5 anni, dal 2024 al 2028, con l’obiettivo di raggiungere una riduzione delle emissioni del 33% nell’arco del piano, ossia circa 7,5% all’anno, rispetto al valore di base misurato alla fine del 2023.

I principali interventi riguarderanno l’utilizzo del biocarburante HVO, prodotto di ultima generazione che garantisce una riduzione significativa dell’impronta carbonica. Grazie a questa scelta strategica si stima che nel quadriennio si possano ridurre le emissioni dirette di 21mila tCo2e.

Ma non solo: è prevista l’installazione di nuovi sistemi di illuminazione a led, impianti fotovoltaici (si ipotizzano nuove installazioni a Bassano del Grappa, Castrezzato, Lonigo, Kostolné Kračany ed Ettenheim tra il 2025 e il 2027), l’acquisto di energia prodotta al 100% da fonti rinnovabili e importanti azioni di green procurement e sensibilizzazione di clienti, fornitori, forza lavoro, un coinvolgimento di tutti gli stakeholder coinvolti nella catena del valore, oltre che tutti i dipendenti.

Pubblicato il
12 Giugno 2024

Potrebbe interessarti

Avanti adagio, quasi indietro

Potremmo dire, parafrasando Guido Gozzano, che tra gli infiniti problemi che riguardano il nostro mondo attuale, tra guerre e genocidi, ci sono anche le “piccole cose di pessimo gusto”. Tra queste c’è l’incredibile vicenda...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Sempre più droni sul mare

Se ne parla poco, specie dei più specializzati: come quelli subacquei della Wass di Livorno per Fincantieri, o quelli sempre italiani, costruiti però in Romania dall’ingegner Cappelletti della livornese ex Galeazzi. Però adesso Fincantieri,...

Leggi ancora

Porti teu in overcapacity?

Riforma della riforma portuale: l’articolato Rixi che abbiamo anticipato – che naturalmente deve passare anche dalle Camere – punta dunque a coordinare lo sviluppo degli scali, oggi lasciato eccessivamente alla potenza dei singoli “protettorati”...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio