Visita il sito web
Tempo per la lettura: < 1 minuto

Calambrone, una beffa

Nella foto: Il ponte “dei sospiri”.

FIRENZE – La notizia non è ancora ufficiale, ma ne ha accennato nella nostra recente intervista anche il presidente dell’AdSP: per rimediare al pericolante ponte del Calambrone, alla periferia nord del porto livornese la Regione avrebbe scelto la soluzione di ricostruirlo, nella stessa posizione. Ovvero la peggiore delle scelte perché, a meno che non abbia una luce alta almeno come il viadotto dell’autostrada (improbabile) costringerà tutti i cantieri navali che operano sul Canale dei Navicelli fino a Pisa, a cercare il mare attraverso la Darsena Toscana. Una limitazione davvero punitiva in tempi nei quali la grande nautica degli yacht punta a scafi sempre più grandi. Una scelta che potrebbe significare il trasferimento di alcune di quelle aziende in altre località. Ne aveva parlato l’anno scorso anche l’ingegner Evangelisti a nome della sua Gas and Heat, impegnata su serbatoi criogenici sempre più grandi.

[hidepost]

*

C’è anche un secondo aspetto negativo: se la scelta di Firenze fosse confermata, in Darsena Toscana continuerebbero ad essere scaricati fanghi, rifiuti galleggianti, agglomerati di alghe e altro putridume dallo Scolmatore dell’Arno, che confluisce sui Navicelli proprio vicino alla foce. Proprio un bel regalo per una Darsena che continua ad essere tra i primi polmoni dei traffici portuali livornesi.

[/hidepost]

Pubblicato il
18 Settembre 2024

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio