Nella rete Helsinki-Malta anche La Spezia e Livorno
I due porti saranno inseriti nella principale direttrice Ten tra nord e sud – Oltre trenta milioni di euro stanziati per le infrastrutture da Bruxelles
BRUXELLES – Il consiglio dei ministri della Unione Europea, che si è tenuto nei giorni scorsi in Lussemburgo, ha approvato due importanti regolamenti che riguardano direttamente anche l’Italia e la sua logistica.
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Il primo regolamento, molto atteso, si riferisce al Connecting Europe Facility (Cef) mentre il secondo fornisce le coordinate operative dell’atteso sistema Galileo, ovvero il Gps europeo che sia pure con notevoli ritardi dovrebbe dare una svolta definitiva alla sicurezza della navigazione con un grado di precisione degli apparati satellitari di localizzazione nettamente superiore a quello dell’attuale sistema made in Usa.
Alla riunione era presente il viceministro alle Infrastrutture e Trasporti Mario Ciaccia che ha parlato di “investimenti” significativi da parte dell’Unione Europea in particolare per le infrastrutture delle reti trasportistiche: almeno 31,7 miliardi di euro, con in più da 6 a 7 miliardi per il sistema Galileo.
Nel corso dell’incontro è stata anche approvata la proposta dell’Italia, sostenuta dal viceministro Ciaccia, di inserire i porti di La Spezia e Livorno nel corridoio Helsinki-La Valletta, che è la principale direttrice trasportistica ipotizzata dall’Unione Europea dal Nord Europa alla sua estremità meridionale costituita appunto dall’isola di Malta.
Ovviamente molto positivi i commenti sia del presidente della Port Authority di La Spezia Lorenzo Forcieri, sia del presidente di quella di Livorno Giuliano Gallanti. Forcieri da parte sua insiste comunque pechè analogo riconoscimento sia dato alla “Pontremolese”, cioè quella direttrice tra La Spezia e Parma che consentirebbe al porto spezzino il collegamenro diretto e veloce con l’asse dorsale della penisola fino al Brennero.
Alle dichiarazioni dell’Ue in chiave di interesse per l’Italia ha fatto eco un’amareggiato commento del senatore Luigi Grillo, “padre” della mai ratificata riforma della legge 84/94. Secondo Grillo l’Europa rischia di trovarci del tutto impreparati alle sue scelte per l’ennesimo rinvio da parte del governo del piano del ministro Passera per la crescita e lo sviluppo delle infrastrutture.
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