Visita il sito web
Tempo per la lettura: < 1 minuto

Ecco Salvetti, sindaco-scrittore

LIVORNO – Ci sarebbe meravigliato, semmai, il contrario: cioè che un giornalista diventato sindaco non avesse scritto della sua ormai lunga esperienza da sindaco (è al secondo mandato, conquistato a larga maggioranza). Ecco dunque il libro, presentato oggi alla Bottega del Caffè dallo stesso autore, con una selezionata lista di inviti.

In attesa di leggerlo, il libro del collega sindaco offre di sicuro uno specchio della vita di un giovane professionista di una TV locale diventato sindaco senza tessere politiche e solo per la popolarità acquisita sullo schermo: una scelta in molti altri casi dimostratasi fallimentare, ma nel caso di Luca confermata a furor di popolo (bisogna riconoscerlo) sia per il suo impegno totale nel gestire il Comune, sia per le sue ottime capacità di comunicatore, sempre attento ai problemi reali e poco condizionato dal “politichese”. 

In una lunga intervista di pochi giorni fa sul Tirreno, il quotidiano livornese, il sindaco chiude anche con una battuta che lo identifica meglio di ogni altra cosa nel suo impegno: «Una delle cose di cui vado fiero è essere rimasto me stesso pur cambiando il ruolo in questa città. L’unica cosa in cui mi sento indubbiamente diverso dal passato è legata alla capacità di riflessione e alla pazienza. Sono anche molto meno permaloso». Auguri, Luca.

(A.F.)

Pubblicato il
18 Dicembre 2024

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio