Le nuove Chrysler Usa sbarcano a Livorno e l’autoparco di Koelliker va sul mercato
Una delegazione di funzionari Fiat ha visitato il Faldo ed ha firmato gli accordi – Trattative in corso anche per l’eventuale passaggio di proprietà dell’intero terminal di Collesalvetti
MILANO – L’autoparco del Faldo (Collesalvetti) ha conquistato il traffico delle autovetture Chrysler in arrivo dagli Usa nell’ambito della fusione Fiat-Chrysler di Marchionne. L’operazione si è conclusa dopo quasi un anno di serrate trattative – è stata dura in particolare sul piano delle tariffe, che Fiat ha centellinato al centesimo – ma ha permesso all’autoparco, all’Autotrade Logistic del gruppo Koelliker e anche al porto di Livorno di mettere in preventivo almeno 50 mila vetture all’anno a cominciare dal mese prossimo.
[hidepost]Una compensazione più che doppia rispetto alle 25 mila auto Toyota perdute l’anno scorso dal Faldo a favore del gruppo Elia, che comunque continuano a sbarcare sul porto di Livorno servendosi del terminal Sintermar attraverso la società Wintermar.
A chiudere il contratto sulle auto Chrysler è servita la visita di un piccolo e qualificato gruppo di funzionari della Fiat di Torino, accolto dall’amministratore delegato di Autotrade Cesare Tambussi. La valutazione dei servizi offerti dal Faldo, la qualità delle strutture e l’intero ciclo di lavoro sono stati valutati con attenzione. E il risultato conferma che il giudizio è stato più che positivo, sia in loco sia al rientro dei funzionari Fiat a Torino.
Da parte del gruppo Koelliker, socio al 40% della Cilp (che ne ha il 60%) si è confermata la volontà di cercare ulteriori clienti per un autoparco che oggi conta anche sulle crescenti quote di sbarco delle autovetture di Hyundai e Kia – i marchi coreani in più forte apprezzamento in Europa – ma anche su quelle altrettanto significative della giapponese Mitsubishi e sulle piccole ma crescenti quote dei cinesi con le ex Rover 75.
Sembra anche confermato che, sulla base delle iniziative della Cilp per vendere la parte immobiliare del Faldo, anche Koelliker sia disponibile all’operazione, ma solo se gli eventuali acquirenti fosse un gruppo interessato al business dello sbarco e della distribuzione delle auto, non certo un fondo speculativo interessato a un’operazione “mordi & fuggi” di carattere finanziario.
In questa chiave Koelliker potrebbe anche essere interessato – lo si è capito da alcune dichiarazioni rilasciate a Milano da dirigenti del gruppo – alla cessione totale del Faldo, comprendente sia la parte immobiliare che quella del business operativo. E non è escluso che siano in corso trattative con imprenditori italiani (qualcuno dice anche livornesi) che potrebbero concludersi positivamente già alla fine dell’estate: portando altro ossigeno cash anche alla Cilp labronica.
A.F.
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