Oil & gas, grossa commessa per il gruppo Antonini in Libia
Cerimonia del “primo taglio” per la piattaforma Whpa
LA SPEZIA. Nel Cantiere di Pertusola, nella zona di La Spezia, e nell’officina meccanica di Arcola, a una decina di chilometri di distanza, il Gruppo Antonini, una realtà operante a livello globale nel settore oil & gas da oltre 80 anni, ha celebrato la cerimonia del “primo taglio” per la piattaforma Whpa. In tal è stato segnato il via ufficiale alle attività di costruzione del progetto offshore – valore quasi 1,4 miliardi di dollari – che ha lo scopo di potenziare la produzione di gas al largo della Libia, segnatamente nel Golfo della Sirte.
La piattaforma Whoa rappresenta un’opera strategica per l’approvvigionamento energetico italiano ed europeo, vuene fatto rilevare. Fa parte di una più ampia commessa di tipo “Epcic” (Engineering, Procurement, Construction, Installation and Commissioning) che la joint venture Mellitah Oil & Gas B.V., costituita da Eni con la National Oil Corporation libica, ha affidato al consorzio formato da Gruppo Antonini spa, Rosetti Marino spa e Kerry Project Logistics (Italia) spa.
Il Gruppo Antonini ricorda che la sua quota nella commessa equivale a circa 300 milioni di dollari: gli è stata affidata la responsabilità della realizzazione del modulo alloggi, della piattaforma elicotteri, di pali di fondazione e delle attività di commissioning e messa in servizio. Questo – afferma la società – conferma il proprio standard di eccellenza operativa come “contractor Epcic” nel settore oil & gas.
Il “first cut ”, cioe il momento simbolico che segna il taglio delle prime travi strutturali, – è stato ricordato – ha visto la partecipazione del cliente Mellitah Oil & Gas B.V. e dei rappresentanti del consorzio: una presenza che “ha rafforzato la sinergia tra i partner coinvolti”, si tiene a ribadire da parte del quartier generale dell’azienda.
Il progetto Whpa prevede la costruzione e l’installazione di una nuova piattaforma di produzione gas da oltre 20mila tonnellate e una “Fast Moving Workover Rig” all’interno del campo offshore Bahr Essalam.
Il Gruppo Antonini ne fa un fiore all’occhiello: lo segnala a “conferma del proprio ruolo di protagonista nella realizzazione di infrastrutture strategiche per la sicurezza energetica, proiettandosi come partner affidabile e innovativo a livello globale”.
“La commessa – è stato messo in evidenza in sede di annuncio – si inserisce in un contesto di forte crescita per l’azienda, che punta a chiudere l’anno con un fatturato di 90 milioni di euro e prosegue nella realizzazione del piano strategico 2025–2027, orientato a innovazione, sostenibilità e internazionalizzazione”.
È da aggiungere che, in parallelo allo sviluppo nel settore energetico e a nuove attività nel campo della transizione energetica, il Gruppo Antonini prosegue anche il rafforzamento della divisione yachting Antonini Navi. Ad oggi sono in costruzione 4 yacht full custom in acciaio di oltre 30 metri. Due di questi sono progetti già venduti: la consegna, fanno sapere dall’azienda, è prevista “per il 2026”.