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L’Oscar dei cuochi al Galilei

Gina Giani

PISA – E’ stata presentata, nella Sala stampa del “Galilei” la 12ª edizione del Premio Enogastronomico Internazionale “Piazza de’ Chavoli” che si celebrerà nel “Salone del Consiglio dei XII” del Palazzo dei Cavalieri di S. Stefano. I vincitori, saranno insigniti del cosiddetto “Oscar della Cucina Italiana”. L’impegno profuso da Umberto Moschini e Pier Luigi Pampana, rispettivamente, coordinatore e presidente dell’Associazione Cuochi Pisani, la fattiva collaborazione con la FIC (Federazione Italiana Cuochi) sotto la cui egida si svolge l’evento e la partnership con Servair AirChef hanno condotto alla nomination di personaggi che operano, a vario titolo per la difesa e l’affermazione dell’enogastronomia italiana nel mondo e che andranno ad arricchire un Albo d’Oro semplicemente prestigioso.

[hidepost]“Siamo orgogliosi – ha dichiarato Gina Giani, amministratore delegato e direttore generale SAT – di continuare a promuovere questa iniziativa di alto livello, volta alla valorizzazione del territorio toscano e delle sue eccellenze enogastronomiche, che da sempre attraggono un alto numero di turisti da tutto il mondo. Come porta di accesso alla Toscana, il Galilei di Pisa è lieto di presentare un così noto e significativo premio, che ormai da dodici anni coniuga la storia della propria città con l’attività enogastronomica, iscrivendosi allo stesso tempo in un panorama nazionale, europeo ed internazionale”.

Umberto Moschini ha ricordato nell’occasione, la mission della manifestazione, assurta fin dalle prime edizioni, ai massimi livelli internazionali. Alla base del premio – afferma Moschini – vi è la consapevolezza del vivere in un’epoca di continue trasformazioni dei gusti, a discapito della genuinità delle cose. Per correre dietro a mode, spesso soltanto mediatiche, si operano trasformazioni ed adulterazioni dei prodotti, spinti soltanto da interessi economici e di mercato, giocando sulla facilità di far breccia nella individuale, evanescente e spesso approssimata cultura enogastronomica. Se approfondiamo questa “moda” comportamentale risaltano le fantasie creatrici di piatti considerati al top perché ideati da presunti grandi chef che sono certamente abilissimi comunicatori, ma che farebbero molto meglio, prima di entrare in cucina, a ripassare l’Artusi e a ricercare l’essenza dei saperi&sapori nelle semplici ricette delle nonne”.

Una mission condivisa anche dal principale partner del “Piazza de chavoli”, la Servair Airchef, leader italiano del catering aeroportuale, nell’occasione rappresentato da Maurizio Gaudino Area Manager Centro Italia. “Come da sempre afferma il nostro amministratore delegato, Michele Mezzatesta – dice Gaudino – i nostri clienti costituiscono l’unico reale patrimonio societario. Per questo dobbiamo offrire loro i migliori servizi con il grado di qualità costante che essi si attendono da una società di catering aereo. Un impegno, il nostro che lo si evince anche dalla costante ricerca che poniamo nella scelta delle materie prime privilegiando la stagionalità dei prodotti, dando nel contempo spazio alle tipicità regionali che fanno dell’Italia, uno dei paesi leader nell’enogastronomia mondiale”.

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Pubblicato il
8 Settembre 2012

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