Authority, pieni poteri anche ad altri quattro commissari (incluso Gariglio)
Salvini estende il "metodo Paroli" anche a Pisano, Benevolo e Gugliotti
ROMA. A distanza di cinque giorni dal decreto per Genova che conferiva i “pieni poteri” a Matteo Paroli, il ministro delle infrastrutture (e vicepresidente del consiglio) Matteo Salvini prende carta e penna per metter giù decreti-fotocopia per altri quattro commissari straordinari. Talmente fotocopia che nel pubblicare la notizia online usano la stessa foto che avevano adoperato per l’annuncio relativo a Paroli. Obiettivo: tamponare il problema della mancanza del comitato di gestione, da poco scaduto, e permettere al commissario di avere la potestà di funzionare ugualmente assumendo «ufficialmente anche i poteri e le prerogative precedentemente attribuiti ai rispettivi comitati di gestione, ormai scaduti», come tiene a precisare il ministero. Stiamo parlando di:
- Davide Gariglio a Livorno per l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale (porti di Livorno, Piombino, Portoferraio): a seguito della scadenza del comitato di gestione il 14 giugno 2025.
- Bruno Pisano a La Spezia per l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale (porti di La Spezia e Marina di Carrara), a seguito della scadenza del comitato di gestione l’11 giugno 2025;
- Giovanni Gugliotti a Taranto per l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio (porto di Taranto), a seguito della scadenza del comitato di gestione il 15 maggio 2025;
- Francesco Benevolo a Ravenna per l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centro-Settentrionale (porto di Ravenna), a seguito della scadenza del comitato di gestione il 28 maggio 2025;
Per dirla con le parole del ministero di Porta Pia, il provvedimento si è reso necessario per «evitare situazioni di stallo decisionale e garantire la continuità amministrativa degli enti, nelle more della ricostituzione degli organi ordinari di vertice». Il ministero ci tiene a dire che non è una alzata d’ingegno del momento: sottolinea che si è agito «su parere conforme dell’Avvocatura generale dello Stato» e in virtù della richiesta giunta «dalla Direzione generale per i porti, la logistica e l’intermodalità, che ha evidenziato l’urgenza di conferire poteri sostitutivi ai commissari». Le stesse identiche parole usate per Paroli.
Nei casi i cui commissari non sono citati – nella fattispecie, Gurrieri a Trieste e Mastro a Bari – viene spiegato che non c’è stato bisogno del provvedimento perché i comitati di gestione non sono scaduti.