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Libi Transport da Livorno alla Libia

LIVORNO – La Libia è un paese che sta uscendo da un periodo turbolento ed offre grandi prospettive di sviluppo e di collaborazione a chi saprà cogliere questa opportunità. Questa è la motivazione che ha spinto la Ms Group Service ad organizzare la convention che si è tenuta recentemente a Livorno e che ha visto la partecipazione delle istituzioni locali e numerosi operatori potenzialmente interessati all’argomento.

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Al tavolo dei relatori, oltre al presidente Ms Group Service Augusto Pesapane, il coordinatore dottor Fabrizio Calabresi, ex diplomatico, la dottoressa Rossana Distefano del dipartimento Scienze Politiche dell’Università di Pisa, l’ingegner Alfredo Cestari presidente della Camera di Commercio Italafrica, il responsabile delle relazioni esterne estere della Ms Group Seycongo Gianfranco Mori Ubaldini e Zaccaria Elmarayes, armatore della Libi Transport Nassamunas Shipping Lines di Tripoli (la compagnia che dal 20 ottobre prossimo collegherà con un servizio decadale diretto Livorno a Tripoli, Misurata e Al Khoms ed utilizzerà per sbarchi ed imbarchi il terminal F.lli Bartoli). Un’occasione creata per scambiare idee, prospettive ed impegni che ha preso le mosse da una richiesta – ha spiegato Pesapane – proveniente da alcune imprese libiche che desideravano far conoscere la propria nuova realtà attraverso chi già opera con loro e può agevolare nuovi rapporti commerciali. Succede spesso infatti che senza una conoscenza approfondita degli specifici meccanismi locali, con in più l’aggravio dato da lingua e cultura diverse, l’approccio ai rapporti sia fallimentare e per questo motivo la Camera di Commercio Italafrica (che ha sede a Napoli ed è nata 8 anni fa proprio per favorire le relazioni fra i paesi africani e l’Italia) è stata coinvolta nell’iniziativa.

Nel corso della convention la dottoressa Distefano ha ripercorso la storia della Libia ed ha sottolineato come attraverso lo studio specifico delle governance dei paesi del maghreb sia possibile esaminare i prodotti di più proficuo commercio in grado di avvantaggiare i rispettivi paesi. La Libia per la sua posizione strategica si rivolge verso i paesi del Mediterraneo ma anche verso l’Africa subsahariana e rappresenta una grande opportunità per noi che dovremmo perciò affrettarci a riguadagnare le nostre posizioni diplomatiche mettendoci in gara con Stati Uniti, Francia ed Inghilterra. Un paese, la Libia, che non dovrebbe essere visto solo come riserva per l’importazione di risorse quali greggio e gas naturale ma anche e soprattutto come un mercato di ricezione dei nostri prodotti di cui in questo momento ha grande necessità (know how, manifattura, automobili) e che potrebbe essere anche luogo ideale per la costruzione delle nostre Fiat. Ricostruzione di indotto, sistemi di autonomia intermodale (creazione di reti internet ed entranet), prodotti agroalimentari: c’è veramente ogni opportunità ma può essere colta solo con l’avvio di una buona politica estera che ad oggi, nel nostro Paese, per questioni di diversa priorità, secondo la Distefano è completamente mancata.

Soddisfazione per il prossimo avvio della nuova linea Libi Transport da parte del dirigente dell’Autorità Portuale Gabriele Gargiulo che ritiene lo scalo labronico porto naturale per gli scambi con la Libia ed intravede possibilità di sviluppo per questo servizio. Autorità Portuale e Camera di Commercio livornesi già collaborano per promuovere il nostro porto nei paesi del maghreb, “Crediamo che l’implementazione dei rapporti fra i nostri paesi attivi un costante miglioramento di quella fiducia reciproca fondamentale per cogliere il mercato che si svilupperà nei prossimi 15 anni” ha detto il presidente dell’ente camerale Roberto Nardi.

“Fra le recenti azioni compiute dalla Camera di Commercio Italafrica – ha informato il presidente Cestari – c’è proprio l’accordo con le Camere di Commercio di Tripoli e Bengasi che insieme rappresentano 86.000 associati di cui il 70% intrattiene rapporti commerciali con l’Europa”. Grazie all’azione intrapresa fatta di nuove relazioni e contatti si sta creando una sorta di testa di ponte per dare possibilità a tutta l’impresa italiana di trovare sbocchi sul territorio libico. Tutto ciò avviene – come spiegato da Cestari – in ambito a noi favorevole per la penetrazione portata avanti negli anni. E’ pur vero che le vicende politiche anche più recenti lasciano timori sulla fedeltà del management libico e l’azione della Camera di Commercio Italafrica si pone il proposito di dare una mano togliendo difficoltà ed incomprensioni.

Cinzia Garofoli

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Pubblicato il
3 Ottobre 2012

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